Nell’annuale conferenza sui dati di bilancio (2 mld di euro il fatturato 2020), riflettori puntati su sostenibilità, formazione e orientamento in ambito digitale.
Diversificazione, flessibilità, creatività: tre “voci” che hanno permesso al Gruppo Bosch di tenere il pallino, nel drammatico 2020 che a causa dell’emergenza sanitaria ha visto contrarsi gran parte delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Una sfida probante per tutte le realtà, e che soltanto grazie ad un approccio basato su ottimismo e determinazione ha permesso alla filiale italiana del colosso tedesco di concludere l’anno in maniera più positiva rispetto alle previsioni iniziali, tanto da dare un significativo contributo ai risultati globali a livello di Gruppo. Il 2021, dal canto suo, appare fors’anche più delicato, in quanto si tratta di migliorare le performance 2020 tenendo ben presenti le priorità corporate ed i programmi di sviluppo dei settori nei quali Bosch è presente, e nello stesso tempo in considerazione del fatto che la situazione socioeconomica generale è in fase di riassestamento.
Ecco, in estrema sintesi, la fotografia dell’intero 2020 e del primo trimestre 2021 scattata e illustrata dai vertici nazionali di Gruppo Bosch in relazione ai settori di business presenti nel nostro Paese:
- Mobility Solutions;
- Automotive Aftermarket;
- Industrial Technology;
- Consumer Goods;
- Energy and Buinding Technology.
“Determinati per le sfide che ci attendono”
Un sunto del “commitment” di Bosch in Italia arriva per voce del Group General manager per il nostro mercato Fabio Giuliani:
“Nonostante la pandemia, Bosch ha superato il 2020 meglio del previsto, grazie ad una strategia di diversificazione del business ed al grande impegno, alla flessibilità e alla creatività di tutti i collaboratori. Sebbene il 2021 sia ancora un anno sfidante, l’andamento del primo trimestre è senz’altro positivo. Questo ci permette di affrontare con ottimismo e determinazione le sfide future, perseguendo i nostri obiettivi fra cui, in particolare, quello di una ‘Tecnologia per la Vita’, nel rispetto della sostenibilità e del corretto uso delle risorse”.
Il volume d’affari 2020
Cifre alla mano, Bosch ha conseguito nel 2020 in Italia un volume d’affari nell’ordine di circa 2 miliardi di euro. chiaramente, sul volume di ricavi l’emergenza da coronavirus ha avuto un notevole impatto. Tuttavia, indica Bosch Italia, nonostante una diminuzione del fatturato di quasi l’11% in rapporto al 2019, l’azienda ha chiuso l’anno al meglio di quanto si preventivasse, tanto da avere contribuito alle performance finanziarie dell’intero Gruppo. Bosch ricorda che la sua presenza in Italia si concretizza in 21 società e 4 Centri di ricerca, con un organico di circa 6.000 collaboratori.
Ecco com’è andata
Mobility Solutions
Il comparto di attività Bosch dedicato allo sviluppo ed alla realizzazione di soluzioni per la mobilità ha, indicano i vertici Bosch Italia, sofferto la notevole contrazione del mercato dell’auto, che nel 2020 è crollato a 1,38 milioni di veicoli venduti contro gli 1,92 milioni del 2019 (quasi il 28% in meno). Tuttavia, nonostante uno scenario tutt’altro che facile né favorevole, le attività del business Bosch inerenti la mobilità si sono sviluppate meglio del mercato italiano di riferimento.
I componenti eBike, che vengono prodotti nello stabilimento di Bari – dove, come vedremo, vengono anche prodotte le mascherine di protezione – hanno confermato un trend positivo (in Italia, secondo i dati Ancma-Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo ed Accessori, la vendita di biciclette a pedalata assistita si è attestata intorno alle 280.000 unità, con un aumento del 44%) anche in virtù dei contributi legati al Bonus Mobilità. Sono inoltre proseguiti i progetti di fornitura di servizi innovativi per il settore dei veicoli, compresi quelli rivolti al miglioramento della e-mobility e della qualità dell’aria. Sono altresì state intensificate le sinergie con i “big player” italiani del comparto auto e moto, come ad esempio Maserati e Ducati.
Ricambi e accessori post-vendita e assistenza
Sempre a causa dell’emergenza sanitaria, la Divisione Automotive Aftermarket di Bosch ha, in Italia, fatto registrare una riduzione delle vendite. Va osservato, tuttavia, che nonostante le difficoltà il reparto dedicato alle attività post-vendita ha proseguito la propria strategia a sostegno dei programmi dedicati ai network di autofficine Bosch Car Service ed AutoCrew nonché dei partner ricambisti indipendenti, sviluppata insieme alle concessionarie Bosch presenti in Italia.
Industrial Technology
Calo di fatturato, lo scorso anno, anche per questo settore di attività Bosch: le misure di prevenzione sanitaria adottate per contrastare la pandemia da Covid (lockdown) hanno portato, indica il rapporto sui risultati 2020 e del primo trimestre 2021 Bosch in Italia, al “Blocco di tutte le attività produttive non essenziali, coinvolgendo di fatto la quali totalità della base clienti di Bosch Rexroth”. “Il 2020 – prosegue l’analisi – è stato quindi utilizzato dal fornitore di tecnologie per l’azionamento e il controllo e sistemi per l’industria per accelerare il processo di digitalizzazione con l’implementazione, fra l’altro, di sistemi di manutenzione da remoto”.
Consumer Goods
In questo caso, nel 2020 si è evidenziato un sostanziale aumento della domanda di elettroutensili ed elettrodomestici, anche per via del contributo da parte del canale di e-commerce. Nello specifico, la Divisione Elettroutensili ha fatto registrare nel 2020 uno sviluppo nelle vendite tanto nel comparto professionale quanto in quello legato all’hobbistica, per via di un mutamento dei consumi verso i beni connessi alle attività domestiche ed all’abitare in genere. Discorso analogo per la Divisione Elettrodomestici BSH, specializzata nelle proposte di prodotti connessi per le soluzioni “smart home” e di domotica, che ha chiuso il 2020 in positivo.
Energy and Building Technology
Il fatturato 2020 ha fatto registrare un lieve aumento. Da una parte, la Divisione Termotecnica ha chiuso l’anno con un incremento del proprio giro di affari rispetto al 2019: ciò, osserva Bosch Italia, grazie alla “Tempestiva capacità di cogliere l’ampio ventaglio di opportunità offerto dagli incentivi governativi in tema di efficientamento energetico degli edifici. Questo ha trainato le vendite di prodotti e sistemi ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale come le pompe di calore e le caldaie a condensazione in classe A e A+”. Per contro, la Divisione Building Technology – specializzata nei sistemi di sicurezza ed in servizi e prodotti integrati per l’efficienza energetica – ha lo scorso anno subito “Un deciso rallentamento”, a causa dello stop ai cantieri dovuto alla pandemia.
Obiettivo sostenibilità
Un’immagine corporate eco friendly è per il Gruppo Bosch – così come per molte altre realtà di primo piano nel mondo – al centro dei propri traguardi operativi. Nella primavera del 2020, indica Bosch, è stato raggiunto l’importante obiettivo della neutralità climatica delle oltre 400 sedi presenti in tutto il mondo. Un risultato – peraltro certificato da test indipendenti – che “Fa di Bosch la prima azienda industriale globale carbon neutral nelle proprie sedi, comprese quelle presenti in Italia”. In questo senso, la filiale nazionale del Gruppo sottolinea le azioni che sono state messe in pratica, nel 2020 caratterizzato da una difficile situazione la cui onda lunga si fa sentire anche nel 2021, per migliorare l’efficienza energetica dei propri siti di produzione per la sicurezza delle persone e per implementare le soluzioni hi-tech dedicate all’efficienza dei processi di produzione ed al risparmio delle risorse. Temi fondamentali per l’azienda, nell’ultimo anno, sono state la prevenzione sanitaria e l’efficienza energetica. Fra i programmi virtuosi adottati negli “hub” italiani di Bosch Group a vantaggio della protezione dei collaboratori: “La produzione di mascherine nello stabilimento di Bari, la realizzazione di dispositivi per la misurazione di CO2 e di monitoraggio della qualità dell’aria, i distanziometri che segnalano il momento esatto in cui due soggetti risultano a meno di un metro uno dall’altro, gli sportelli di ascolto gratuiti ed il consulto medico a distanza per i dipendenti”. Da segnalare inoltre i passi in avanti ottenuti relativamente all’efficienza delle linee di produzione ed all’ottimizzazione dei consumi in chiave ecosostenibile, come ad esempio “Il riconoscimento di immagini per la riduzione degli scarti, il monitoraggio in tempo reale e da remoto delle condizioni istantanee di uso e di performance delle macchine e l’implementazione di sistemi digitali a supporto dei processi di logistica fisica verso una produzione ‘zero difetti’”, elenca Bosch Italia.
I prossimi passi
In un’ottica a medio-lungo termine, obiettivo di Bosch è la riduzione del 15% entro il 2030 rispetto al 2018 delle emissioni di CO2 lungo l’intera catena del valore, dai fornitori ai clienti: in questo modo, il taglio stimato delle emissioni di biossido di carbonio si attesta su 67 milioni di tonnellate.
Spazio ai giovani
Uno dei punti fermi che hanno caratterizzato il 2020 ha consistito nel sostanziale impulso dei processi di trasformazione digitale nel mondo del lavoro ed in quello dell’istruzione: tutto questo è stato dovuto in larga parte alle conseguenze della pandemia da Covid. La filiale italiana di Bosch, dal canto suo, è da sempre convinta del valore della formazione: ecco, quindi, la creazione di nuovi format 100% digitali dedicati alle attività di formazione per i giovani, dalla scuola primaria all’Università. Percorsi digitali di orientamento professionale, di apprendimento, di sviluppo delle competenze individuali ed Hackathon online per coinvolgere gli studenti universitari in “Percorsi di progettazione partecipata per ripensare a sicurezza, mobilità e vita nel futuro delle nostre città: sfide importanti, che coinvolgono le nuove generazioni e rispondono alla necessità di ridisegnare luoghi e servizi all’insegna della sostenibilità sociale ed ambientale”.
Previsioni per il futuro
Relativamente all’outlook di Gruppo per il 2021 ed alle strategie a lungo termine, i risultati nel complesso positivi messi a segno nel 2020 ed il buon inizio del 2021 vanno letti come uno sprone a proseguire un percorso corporate all’insegna dell’hi-tech in materia di attenzione all’ambiente. Un’introduzione alle modalità di impegno globale arriva da Volkmar Denner, amministratore delegato del Board di Bosch GmbH:
“Bosch ha superato bene il primo anno della pandemia, siamo fra i vincitori nella transizione verso l’elettrificazione e stiamo espandendo in maniera significativa la nostra attività software attraverso un processo di integrazione dell’intelligenza artificiale nei prodotti”.
Per il 2021, Bosch prevede un altro anno complesso, a causa per lo più della perdurante incertezza legata al Covid. Per lo sviluppo di nuove opportunità di business sulla scia dei profondi cambiamenti tecnologici ed ecologici, il Gruppo è dunque in fase di abbinamento fra Internet delle cose (IoT) ed Intelligenza artificiale (IT) e si concentra sulla e-mobility. A questo proposito, il top management di Bosch sottolinea che per combattere i cambiamenti climatici si spinge non solamente su elettrificazione, ma anche – e più nello specifico – sullo sviluppo dell’idrogeno verde. Attraverso l’elettrificazione, in effetti, si offrono nuove opportunità in diverse business area, in quanto le soluzioni richieste interessano tanto il comparto dei veicoli elettrici quanto il riscaldamento elettrico negli edifici. Relativamente alla elettromobilità, che mantiene un ruolo di primo piano per Bosch, il Gruppo è incentrato, fra l’altro, nello sviluppo di soluzioni di celle di combustibile fisse e mobili per la conversione energetica. La previsione di investimento finanziario in questo senso, nel triennio 2021-2024, si attesta su un miliardo di euro.
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