Sette mesi senza visione politica e condivisione dei temi: è così che la coalizione di Paolo Canducci riassume i primi 200 giorni di mandato di Antonio Spazzafumo, toccando tutti i temi più significativi per San Benedetto. Opere pubbliche, pianificazione urbanistica, sanità: all’ex Cinema delle Palme, ogni argomento porta ad una dura stroncatura e sarà oggetto di una nuova serie di incontri con la cittadinanza, voluti da Canducci, che partiranno da inizio giugno. “Dopo 7 mesi non è ancora chiara quale sia la visione di Spazzafumo per la città – dice Canducci – Il programma di mandato non dava obiettivi per San Benedetto, ma era solo un elenco di desiderata. E oggi ne abbiamo la conferma”. La lista è lunga. “Nella commissione sul Ballarin – continua l’ex candidato sindaco – è stato presentato un progetto, mentre si dovevano discutere le linee guida da dare al progettista che verrà incaricato. Il settore edilizia sta peggio di come era stato ridotto dall’amministrazione Piunti: ad oggi siamo ancora senza un dirigente. L’amministrazione non è riuscita a discutere un piano della mobilità sostenibile: è stata solo capace di prendere atto che il comune non avrà più in gestione l’area parcheggio della stazione”.
La reprimenda coinvolge anche il tema delle partecipate, alla vigilia di importanti rinnovi nei direttivi di Ciip o Start Plus: “Siamo preoccupati – rincara Canducci – a causa della superficialità del sindaco siamo fuori dall’Amat e dall’ente di gestione portuale”. La stoccata finale è sulla sanità: “Il consiglio comunale del 12 maggio è stata una farsa: il sindaco si è detto soddisfatto, anche se la regione non ha preso alcun impegno, né su macchinari né su personale, mentre ha affermato che verrà fatto, nel Piceno, un ospedale spalmato su due plessi compensativi”. A spalleggiare Canducci è la sua stessa coalizione. Alessandro Maria Bollettini (Azione) parla di “improvvisazione” palesatasi in questioni scottanti come il Ballarin, la chiusura della Beach Arena, o l’ex sede comunale, “immobile letteralmente regalato all’Agenzia delle Dogane”. Dello stesso avviso anche Arrigo Silvestri (Repubblicani), che esorta il comune a velocizzare le pratiche per gli ecobonus, e anche Edward Alfonsi e Sabrina Gregori (Democratici per Canducci), secondo cui Spazzafumo avrebbe dato unicamente prova di “dilettantismo” in “iniziative isolate che non mettono in comunicazione i diversi rami dell’amministrazione”. A dire la sua è anche Pino Laversa, che snocciola qualche rimpianto: “In 210 giorni è stato rialzato il nulla – afferma il segretario dei socialisti – Come centrosinistra avremmo potuto vincere, ma alcune forze politiche non hanno condiviso il nostro percorso”. Il gruppo annuncia novità: a partire da inizio giugno, sarà avviata una serie di almeno quattro incontri nelle diverse zone della città. Una nuova campagna di ascolto, in tutto e per tutto.
Giuseppe Di Marco
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