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Cantieri pubblici e Superbonus 110% fanno correre il settore costruzioni – La Gazzetta di Modena

I nuovi mutui per investimenti in edilizia segnano un +84% Previsioni per un rimbalzo degli investimenti a +7,5% 

Giovanni Medici

Il settore delle costruzioni sta trainando la ripresa dell’Emilia-Romagna. I dati presentati ieri a Bologna dall’Ance (aderente a Confindustria e presieduta dal modenese Stefano Betti) sono chiarissimi. Merito di ciò l’aumento dei cantieri pubblici aperti ma soprattutto il Superbonus 110% mentre in prospettiva si punta molto ai fondi europei. In provincia di Modena, dove le imprese nel settore delle costruzioni sono 6.984 con una dimensione media di 3 addetti, i nuovi mutui per investimenti in edilizia non residenziale segnano un aumento dell’84,2% (168,4 milioni di euro complessivi) mentre registrano un aumento del 7,1% per il residenziale (120,7 milioni). In crescita del 5,3% anche i mutui per acquisto di abitazioni erogati alle famiglie (in totale 698,3 milioni di euro). Le compravendite di abitazioni nel 2020 sono state invece 7.998, con un calo del 6,7% sul 2019 (maggiore a Modena che in provincia). Nel primo trimestre del 2021 si è osservata invece una crescita del 46,2%, sopra la media regionale, con ben 2.374 compravendite. Le prospettive per l’anno in corso, dice Ance, sono positive. Gli investimenti in opere pubbliche degli enti locali stanno mostrando buoni segnali di recupero: nei primi cinque mesi del 2021 la spesa per infrastrutture dei comuni emiliano-romagnoli segna una crescita del 15% (pari a circa 32 milioni di euro in più sul 2020). L’anno scorso si è registrata, inoltre, una crescita della domanda di lavori pubblici che potrà generare i primi effetti già nel 2021. Mese dopo mese sta poi decollando il numero di interventi finanziati con il Superbonus 110% per il miglioramento energetico o sismico degli edifici. A inizio giugno l’Emilia-Romagna era al quarto posto in Italia per numero di interventi con almeno una asseverazione protocollata e per importo degli stessi: 1.590, per un valore di 201 milioni di euro. Il dato nazionale, alla stessa data, segna 18.560 interventi e 2,4 miliardi di euro. Per oltre la metà si tratta di lavori di riqualificazione su edifici unifamiliari, per circa il 38% su unità immobiliari indipendenti e per il 10% di condomini. Ance ieri ha presentato anche le sue proposte per non perdere quella che viene definita un’occasione irripetibile: proroga del Superbonus, almeno al 2023; un tavolo permanente dedicato al Prezziario regionale; una formazione mirata alle esigenze delle imprese per far crescere l’occupazione; semplificazioni concrete e coordinamento della Regione per prepararsi ai fondi del PNRR. Tutto per non far venire meno l’effetto delle misure messe in campo dal governo Conte II e poi riprese e sviluppate dal governo Draghi per far ripartire il settore delle costruzioni e, con esso, dare nuovo impulso all’intera economia italiana. Con il decollo degli interventi legati al Superbonus 110% Ance, elaborando i dati di Prometeia, stima in Emilia-Romagna per il 2021 un rimbalzo degli investimenti nel settore del +7,5% (il dato è stato del -9.3% nel 2020). Un valore decisamente superiore all’incremento previsto per il Pil regionale (+5,5%) e ancora di più per quello nazionale (+4,7%). Per le costruzioni, a livello nazionale Ance prevede a fine 2021 un +8,6%, che compenserebbe il valore del 2020, più negativo rispetto a quello della regione. Alla luce di questi dati è evidente che l’edilizia sarà il settore trainante per l’intera economia nell’uscita dalle pesantissime conseguenze della pandemia, rappresentando oggi il 7,4% del PIL regionale, il 16,7% degli addetti nell’industria e il 5,3% dei lavoratori operanti in Emilia-Romagna. —

Source: gazzettadimodena.gelocal.it

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