La presidente provinciale di Udine dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e Immobiliari Emanuela Gorgone ha scritto una lettera aperta indirizzata al Governo, o meglio ai “Governanti”, come li definisce lei, per denunciare le difficoltà che gli amministratori di condominio stanno riscontrando nella gestione dei bonus dedicati all’edilizia. Non solo non si trovano imprese e materiali, ma anche, si lamenta la Gorgone, bisogna gestire la poca chiarezza delle norme o i cambiamenti anche retroattivi che il Governo impone. Per cui la presidente cede simbolicamente e in modo del tutto provocatorio il suo studio a questi “governanti” nel tentativo di far capire cosa significhi lavorare in queste condizioni.
Cari Governanti, prendetevi il mio studio di Amministrazioni Condominiali.
Adesso basta. Non ce la facciamo più.
Svolgiamo un mestiere tra i più complessi, che spazia in campi quali il diritto, l’economia, la finanza, la sociologia. Cerchiamo di farlo al nostro meglio, siamo sempre disponibili alle richieste delle persone, curiamo i loro interessi, agiamo per loro conto per una corretta manutenzione del bene più prezioso, ovvero la loro casa. Da oltre un anno e mezzo, ovvero da quanto è cominciata la pandemia e il Governo ha iniziato a legiferare compulsivamente sui bonus fiscali, stiamo lavorando in emergenza, cercando di rincorrere le norme, le circolari, i chiarimenti e i pareri che si susseguono con febbrile e anacronistica rapidità e che non sono in grado di definire una linea da seguire.
Bonus fiscali
Tutti vogliono riqualificare il proprio condominio con i bonus fiscali. E noi ci affanniamo, interpelliamo tecnici, imprese, convochiamo assemblee, mandiamo circolari, operiamo nello straordinario trascurando quello che è l’ordinario, perché non si può gestire tutto bene, quando la professione viene stravolta a questi livelli. Mancano le imprese, mancano i professionisti, manca il materiale e quando lo si trova si scopre che i prezzi sono saliti alle stelle. Eppure continuiamo, imperterriti, a rassicurare i nostri amministrati forti di quanto sancito nell’ultima circolare, inconsapevoli del fatto che entro un giorno il senso potrebbe essere ribaltato.
Bonus facciate
Questo è ciò che sta accadendo con il bonus facciate 90%. Ci hanno detto, con tanto di documenti ufficiali, che saldando quanto dovuto dal condominio entro il 31 dicembre 2021 si avrebbe avuto la possibilità di completare i lavori nel corso del 2022, beneficiando sempre della detrazione fiscale del 90%. Oggi salta fuori che, a causa dei soliti delinquenti, il Governo estrae dal cappello un’altra regola, rendendola retroattiva, che impone la certificazione sui prezzi e mette in dubbio la possibilità di beneficiare comunque del bonus se non si chiude il cantiere entro il 31 dicembre. Ora, cari Governanti, avete scoperto che in Italia ci sono diversi imbroglioni. Ma va? Chi l’avrebbe detto? E di chi è la colpa se questi personaggi possono imperversare? Forse di chi non ha saputo redigere norme serie e precise, stabilendo regole anche draconiane da seguire, per limitare l’illegalità?
Le condizioni
Cari Governanti, sappiate che a causa dei vostri errori di valutazione, delle vostre ondivaghe interpretazioni, state disintegrando il lavoro di migliaia e migliaia di professionisti seri e preparati, ovvero gli Amministratori Condominiali, perché fortunatamente quelli disonesti non sono la maggioranza. Anche su questo si potrebbe aprire una parentesi, perché non avendo mai voluto creare un Albo per questa categoria professionale, si è consentito a chiunque di svolgerla.
Cari Governanti, sappiate che l’Italia si regge anche grazie a noi che gestiamo la gran parte del patrimonio immobiliare del territorio. Noi, che ci confrontiamo quotidianamente con le persone che fanno affidamento sulla nostra serietà. Noi che ormai abbiamo perso il sonno e la serenità grazie a un impianto normativo schizofrenico, che sta minando nel profondo le basi di una democrazia che non veste più i panni dei suoi cittadini. Noi che ci svegliamo la mattina con lo stomaco contratto, pensando a come affrontare la giornata e rientriamo a casa la sera tardi con le spalle cariche di problemi non risolti e di dubbi non risolvibili.
Ecco. Noi non ce la facciamo più.
La provocazione
Vi faccio una proposta. Prendetevi il mio studio, ve lo cedo, cercate di capire cosa significa fare questa professione e soprattutto cosa significa farla dovendo seguire le regole che voi imponete, dall’alto del vostro scranno, del tutto inconsapevoli di cosa significa realmente lavorare in queste condizioni.
Emanuela Gorgone
Presidente Provinciale Udine
ANACI – Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari
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