Gli effetti della pandemia hanno continuato a farsi sentire sulle finanze degli enti locali nel corso del 2021. Se infatti alcune voci di entrata hanno dato segni di ripresa e le esigenze di spesa si sono ridotte, proseguono gli interventi statati compensativi della perdita di gettito e a sostegno della spesa emergenziale, seppur in calo sul 2020.
Si crea così il problema del ritorno alla normalità, che potrebbe evidenziare ulteriori criticità attualmente “anestetizzate” dagli interventi pubblici e dunque ampliare il numero dei comuni in riequilibrio e in dissesto. Questo l’avvertimento lanciato dalla Corte dei conti nell’approvare la Relazione sulla gestione finanziaria di 7.009 comuni, 77 province e 14 città metropolitane.
Prospettive al chiaroscuro
Entrando nello specifico, il saldo positivo delle casse locali nel 2021 è dovuto alla quota di trasferimenti statali ancora alta ma soprattutto alla ripresa delle riscossioni che ha trainato le entrate tributarie, contributive e di natura perequativa. Sul versante dei pagamenti, invece, si sono ridotti i tempi di liquidazione delle fatture per debiti commerciali.
Il risultato positivo dei Comuni (45,57 miliardi di euro), risulta però in disavanzo di circa 4,2 miliardi al netto degli accantonamenti, dei vincoli e della parte destinata agli investimenti. Allo stesso modo l’avanzo di province e Città metropolitane…;
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