Una legge dello Stato ha creato un mercato della disperazione in cui si scambiano miliardi di crediti fiscali del Superbonus. Erano quelli nati dalla promessa di ristrutturare gratis con una detrazione del 110 per cento: chi aveva i lavori in casa poteva trasferire le spese alle imprese costruttrici che poi avrebbero scambiato questo credito con banche e istituti in cambio di liquidità. Il meccanismo sembrava conveniente, ma dopo l’esplosione dei costi per lo Stato il governo Meloni ha bloccato tutto, anche la cessione di questi crediti Superbonus. In migliaia si sono trovati con enormi somme bloccate e ora le imprese non hanno scelta: c’è bisogno della liquidità promessa, a tutti i costi. In questo bisogno qualcuno ci ha visto un’opportunità di guadagno: sono nate società che prendono questi crediti deprezzati per poi “venderli” con l’aiuto di
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