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Case popolari, ecobonus del 110 per cento: il Comune di Rapallo vuole applicarlo a tutti gli edifici – Il Secolo XIX

Operazione da due milioni di euro al vaglio dell’amministrazione e di Arte, che promuove l’intervento di restauro 

Rapallo – Un’operazione da circa 2 milioni di euro dovrebbe, nei prossimi mesi, interessare tutte le case di proprietà del Comune di Rapallo: “Siamo decisi – spiega Pier Giorgio Brigati, vicesindaco e assessore ai Servizi sociali – Dobbiamo però verificare e decidere i dettagli tecnici dell’operazione con Arte, che è il soggetto che, nella normalità, ha la gestione delle case “popolari”: riscuote i canoni e ridà l’abitabilità al termine di una occupazione. In questo caso, specificamente, Arte ha promosso il lavoro di restauro, con applicazione del super ecobonus del 110%”.
Si interverrebbe, insomma, per realizzare il cappotto sulle pareti esterne degli edifici e rifare le coperture e gli infissi. Dopo la spesa iniziale, peraltro coperta dallo Stato, quindi, si dovrebbe avere anche una maggiore efficienza nella gestione degli immobili, grazie alla diminuzione dei consumi.

Certo, il tempo stringe. Come noto, infatti, la super agevolazione è stata prorogata ma soltanto sino a giugno 2022 (e peraltro solo per i condomini): quindi, per non avere, poi, la spesa sul groppone, occorre aprire il cantiere per tempo. “All’inizio non era chiaro se l’agevolazione potesse applicarsi anche agli enti pubblici – spiega Brigati – Quando il dubbio è stato dissipato, Arte ha presentato i progetti, ritengo per tutte le città. A Rapallo, sicuramente, la mole dell’impegno è imponente”.

Il patrimonio delle case popolari, qui, infatti, è di 108 appartamenti, in particolare tra Salita Paxo e via Betti, più qualcuno a Santa Maria e un paio di quelli, a suo tempo, sequestrati alla criminalità. Del totale, 13 sono di diretta proprietà di Arte (e si trovano a Santa Maria) mentre il resto è tutto del Comune. Di tutti questi appartamenti, il progetto di super ecobonus ne coinvolge una ottantina.

“Stavamo ragionando se partire o meno con Salita Paxo – prosegue il vicesindaco, con riferimento al lavoro che, per conto del Comune, esegue, attualmente, la ditta che ha in capo l’operazione di recupero dell’Hotel Savoia e sulle case popolari, invece, come onere di urbanizzazione, dà corso al rifacimento dei terrazzi e altri lavori di minore portata – Poi, abbiamo proceduto. In ogni caso, Arte tornerà anche su Salita Paxo, per tutto quello che ancora si debba fare. È vero che i tempi, ora, sono abbastanza stretti, ma io confido che si possa definire tutto rapidamente e poi loro hanno già le ditte pronte. La spesa per il Comune potrà essere 100, 120, 200 mila euro. In ogni caso, sarà mia cura attrezzarci perché la disponibilità ci sia”.
Si va dunque verso una variazione di bilancio, in modo da poter, effettivamente, procedere con il lavoro in questione. Vale la pena di ricordare che il Comune pubblica, ogni 2 anni, un bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che si siano resi disponibili, nel territorio comunale e l’esigenza di abitazioni emerge sempre con forza. Questa è una occasione fondamentale per ammodernare tutto il patrimonio. —

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