La risoluzione consensuale del contratto, se
può non integrare la fattispecie prevista dall’art. 80, comma 5,
lett. c ter, del d.lgs. n. 50/2016, se la
disposizione viene interpretata solo come riferita a specifici
provvedimenti amministrativi e giurisdizionali conseguenti
all’inadempimento, ben può comunque integrare quella prevista
dall’art. 80, comma 5, lett. c,
(gravi illeciti professionali) dello
stesso Codice dei Contratti Pubblici.
Nonostante ciò, rimane nella discrezionalità della Stazione
appaltante valutare l’affidabilità professionale
dell’operatore, senza escluderlo automaticamente dalla
procedura.
Risoluzioni contrattuali e cause da esclusione: la sentenza del
TAR
Su un orientamento giurisprudenziale non sempre univoco si è
espresso il TAR Campania con la sentenza del
25 marzo 2024, n. 722, sul ricorso proposto contro
l’aggiudicazione in favore di un RTI precedentemente incorso
nella risoluzione consensuale di contratti per gravi
inadempimenti nell’esecuzione, fatto non dichiarato nel
DGUE, pur essendo rilevante ai fini della valutazione
dell’affidabilità professionale.
Secondo il ricorrente, si trattava di
dichiarazione falsa resa in gara (ai sensi
dell’art. 80, comma 5, lett. c-bis ed
f-bis del d.lgs. n. 50/2016), omissione della
dichiarazione di
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.