Roma – M5s, Pd e Forza Italia ne chiedono l’estensione fino al 2023 e spingono per maggiori finanziamenti – Oggi si riuniscono i ministri per discutere del Ricovery Plan
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Roma – È slittato ancora, di qualche ora, il consiglio dei ministri inizialmente previsto per questa mattina alle 10. L’incontro si dovrebbe tenere nel pomeriggio.
Giuseppe Conte
Al centro del Cdm il Recovery Plan. Il nodo principale che le forze politiche sono chiamate a sciogliere riguarda il Superbonus 110%, che Pd, M5s e Forza Italia vorrebbero estendere fino al 2023, anziché il 2022, e chiedono a questo scopo lo stanziamento di ulteriori risorse.
Il nodo potrebbe essere sciolto con un compromesso. Potrebbe non arrivare alcuna modifica al Recovery Plan per l’estensione fino al 2023 del Superbonus, ma l’esecutivo potrebbe nei prossimi mesi fare una valutazione delle risorse che saranno utilizzate e valutare una nuovo finanziamento per l’incentivo.
Nel frattempo sulla questione è intervenuto il capo politico del M5s, Giuseppe Conte, con un post su Facebook. “La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 stelle – ha scritto -. È un’occasione imperdibile per il nostro paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica”.
“In quest’ottica – continua Conte -, il superbonus 110% è una misura fondamentale per consentire non solo di salvaguardare il nostro pianeta e abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche per permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui costi dell’energia e di rendere più sicure le proprie case sul piano antisismico. Non solo, con il superbonus si sta investendo su un patrimonio immobiliare vetusto, si stanno creando migliaia di posti di lavoro con cantieri diffusi su tutto il territorio. Ad oggi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, sono stati avviati già oltre 10mila cantieri in tutta Italia per un valore superiore al miliardo di euro”.
“La presenza del superbonus nel piano nazionale di ripresa e resilienza è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura: si bloccherebbero i cantieri e le aspettative di milioni di famiglie e di migliaia di imprese e professionisti resterebbero inspiegabilmente disattese. Il parlamento si è espresso in modo chiaro e compatto sulla necessità di prorogare il Superbonus almeno fino al 2023 a tutti i soggetti e a tutte le tipologie di edifici. Tutte le categorie produttive lo ritengono fondamentale per risollevare il settore dell’edilizia e dare certezza agli investimenti”.
“Questo governo ha abbracciato la svolta della transizione ecologica e per questo bisogna essere conseguenti. La misura del superbonus va prorogata fino al 2023 e, anzi, è necessario intervenire per renderla ancora più semplificata. Occorrono segnali politici forti e chiari. I nostri cittadini, le famiglie, le imprese chiedono certezze”.
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24 aprile, 2021
Source: tusciaweb.eu
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