

Il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) può ritenersi
vincolante nei confronti del Comune che lo ha emesso? Un’omissione
nel CDU è sufficiente a fondare un’azione risarcitoria? Oppure
esistono limiti oggettivi alla responsabilità dell’amministrazione,
specie in presenza di vincoli urbanistici provenienti da strumenti
sovraordinati?
Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU): interviene la
Cassazione
Queste domande assumono rilevanza centrale alla luce
dell’ordinanza n.
6469/2025 della Corte di Cassazione, che interviene nuovamente
sul tema della responsabilità amministrativa connessa alla mancata
indicazione di vincoli nel CDU che, secondo quanto previsto
all’art. 30, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia o TUE):
“Il certificato di destinazione urbanistica deve essere
rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio
comunale entro il termine perentorio di trenta giorni dalla
presentazione della relativa domanda. Esso conserva validità per un
anno dalla data di rilascio se, per dichiarazione dell’alienante o
di uno dei condividenti, non siano intervenute modificazioni degli
strumenti urbanistici“.
Ma cosa accade se il CDU
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.