Cessione del credito, non è ancora partita la semplificazione prevista dal 1° gennaio 2022 per gli interventi in edilizia libera e per quelli di importo inferiore a 10.000 euro.
Non risulta ancora aggiornata la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per la comunicazione dell’opzione. Le novità della Legge di Bilancio 2022 sono ancora in standby.
Dovrà necessariamente attendere chi intende monetizzare in tempi stetti il credito maturato a fronte dell’esecuzione di interventi rientranti nell’edilizia libera, o qualora l’importo delle spese sostenute non superi i 10.000 euro.
Per queste categorie di interventi non sono necessari il visto di conformità e l’asseverazione di congruità delle spese, ma per passare dalla teoria alla pratica serve che l’Agenzia delle Entrate aggiorni il proprio software, così come la modulistica dedicata.
Cessione del credito 2022, edilizia libera e lavori sotto 10.000 euro ancora bloccati
Come evidenziato sulle pagine del Sole24Ore, la procedura per esercitare l’opzione per la cessione del credito senza visto e asseverazioni è ancora bloccata.
Non è ancora possibile, nella pratica, monetizzare la detrazione spettante per i numerosi lavori in edilizia libera, quali ad esempio la sostituzione degli infissi o della caldaia, senza prima passare da un soggetto abilitato al rilascio del visto di conformità e dal tecnico tenuto ad asseverare la congruità dei prezzi.
Stesso discorso anche per i mini-interventi, quelli che comportano una spesa inferiore ai 10.000 euro.
È uno degli effetti collaterali delle nuove modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, che se da un lato rendono meno gravoso (e costoso) l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura per alcune tipologie di interventi, dall’altro richiedono un nuovo intervento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La piattaforma per la cessione dei crediti fiscali, così come il modello e le istruzioni pubblicate ad ultimo con il provvedimento del 12 novembre 2021, necessitano di essere nuovamente rivisti, alla luce della ridefinizione delle misure antifrode prevista dalla Legge di Bilancio dal 1° gennaio 2022.
Cessione del credito, nuovo modulo 2022 per edilizia libera e lavori sotto i 10.000 euro
Bisognerà attendere che si concluda l’iter di adeguamento della procedura operativa per la cessione del credito alle nuove regole introdotte dal 1° gennaio 2022.
Nell’attuale versione delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, si legge che:
“l’articolo 121, comma 1-ter, introdotto dal decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157, prevede che per tutti gli interventi elencati al comma 2 del medesimo articolo, in caso di opzione per la cessione del credito o per lo sconto, il contribuente deve acquisire il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) nonché dai CAF.”
La Legge di Bilancio 2022 ha integrato il comma 1-ter dell’articolo 121, prevedendo per l’appunto che non sarà necessaria l’apposizione del visto di conformità e l’asseverazione di congruità dei prezzi per:
- le opere già classificate come attività di edilizia libera ai sensi dell’articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2018, o della normativa regionale;
- gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per quelli rientranti nel bonus facciate.
Una semplificazione per la quale si resta ancora il passaggio dalla teoria alla pratica. Nel frattempo, restano di fatto bloccate le cessioni relative ad interventi avviati nel nuovo anno.
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