Poste Italiane entro la metà del prossimo mese, sbloccherà tutte le pratiche di cessione del credito in corso. Difatti, le pratiche caricate sul proprio sistema saranno esaminate con esito positivo o negativo. In tal modo sarà superato il blocco operativo delle ultime settimane.
Infatti, il blocco alle cessione multiple dei crediti edilizi da superbonus, bonus facciate, ristrutturazione ecc, insieme alle indagini poste in atto dalle autorità competenti in merito alle frodi nel mercato delle agevolazioni economiche, avevano portato Poste e molti altri intermediari finanziari a bloccare le cessioni del credito.
Ad ogni modo, a breve si ritornerà a regime considerato che l’ultimo decreto legge approvato dal Governo la scorsa settima, ristabilisce la possibilità che il credito edilizio sia oggetto di più cessioni dopo la prima. In totale saranno ammesse tre cessioni.
Il blocco alle cessione dei crediti edilizi
Il Governo, con il D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, art.28, ha mandato in blocco il mercato dei crediti edilizi e a monte, ha causato lo stop dei cantieri edili.
Infatti, con il suddetto decreto, il Governo ha posto il divieto alla cessioni multiple dei crediti legati alle detrazioni quali superbonus, ecobonus, bonus facciate ecc. Bonus per le quali, ex art 121 del D.L. 34/2020, è possibile optare per la cessione del credito pari alla detrazione spettante o per lo sconto in fattura.
Con l’entrata in vigore del decreto Sostegni-ter, è previsto che:
- i contribuenti che fanno lavori per i quali spettano le detrazioni quali superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazione ecc, possono cedere il relativo credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, ma questi ultimi non possono a loro volta cedere il credito acquistato;
- in caso di sconto in fattura praticato dai fornitori, questi possono cedere il relativo credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, che, tuttavia, non possono procedere con ulteriori cessioni.
Lo stesso decreto ha previsto una disciplina transitoria per i crediti ceduti anche più volte, per i quali la relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate sia stata validamente inviata entro il 16 febbraio.
Per tali crediti, a partire dal 17 febbraio è ammessa una sola e ulteriore cessione nei confronti di soggetti terzi, compresi banche e altri intermediari finanziari.
Il rimedio del Governo
Resosi conto delle conseguenze causate dalle norme del decreto Sostegni-ter, il Governo è corso ai ripari.
Infatti, con un nuovo decreto legge, ha disposto che dopo la prima cessione del credito in favore di ad altri soggetti terzi, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, sono ammesse due ulteriori cessioni. Le due ulteriori cessioni multiple, possono essere effettuate solo in favore di:
banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’art. 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209, ferma restando l’applicazione dell’art. 122-bis, comma 4 , del presente decreto per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima”.
Dunque, in totale saranno ammesse tre cessioni. Le due cessioni successive alla prima possono essere effettuate solo in favore di banche, altri intermediari finanziari e assicurazioni.
Poste italiane. Pratiche sbloccate entro metà marzo
Il blocco alle cessione multiple dei crediti edilizi insieme alle indagini poste in atto dalle autorità in merito alle frodi nel mercato delle agevolazioni economiche, aveva portato Poste e molti altri intermediari finanziari a bloccare le cessioni del crediti.
E’ notizia di ieri che Poste italiane entro la meta’ del prossimo mese di marzo processerà tutte le istruttorie in corso.
Dando riscontro ai contribuenti in merito alla pratica di cessione del credito. A renderlo noto è stato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni. In risposta a un’interrogazione in commissione Finanze alla Camera.
“Poste Italiane ha inoltre, precisato che, in ogni caso risulta comunque possibile recedere in ogni momento dal contratto di cessione del credito a Poste italiane riacquisendo il proprio credito d’imposta ove si voglia cedere ad altro operatore”.
Sicuramente una buona notizia per i contribuenti dopo il clima di incertezza che si era creato nell’ultimo mese.
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