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Chieri aumenta del 300% la tassa sul suolo pubblico – La Stampa

«Non sono un impresario, faccio un altro mestiere ma so far di conto e mi pare incredibile che per il ponteggio di una facciata in centro a Chieri io debba pagare più che se fosse una casa dietro Palazzo Pitti o in corso Buenos Aires a Milano o ancora in piazza Castello a Torino». Gianfranco Silvestri ha passato giorni a consultare regolamenti e cavilli, oltre a fare addizioni e sottrazioni, da quando ha deciso di ristrutturare la facciata di casa sua in corso Vittorio Emanuele, approfittando dell’ecobonus. E si è accorto dei costi: «A Chieri un giorno di ponteggio costa 2,40 euro al metro quadro, se parliamo di un ponteggio di 20 metri quadri sono 1.440 euro al mese. In corso Buenos Aires se ne spendono 1.100, 1.000 a Torino, a Piacenza il costo a metro quadro è di 0,70. A mettermi la pulce nell’orecchio è stato un amico che vive sul Garda: possibile, mi diceva, che tu vai a pagare tre volte me?». La tariffa consigliata dal Governo è di 1,2 euro al metro quadro: «A Chieri è il doppio – dice Silvestri – con un aumento del 300 per cento rispetto all’anno scorso, perché su tre mesi il costo è di 2.960 euro contro i mille del 2020».

Un dato confermato dalla consigliera comunale Rachele Sacco, che ha presentato un’interrogazione che sarà discussa domani in Consiglio comunale. «L’Amministrazione ha approvato recentemente il nuovo regolamento e le tariffe della Cosap per Chieri – spiega Sacco – Come ammesso dallo stesso assessore Quattrocolo, ci saranno aumenti oltre al 300% per alcune categorie di occupazione di suolo pubblico. Le categorie più penalizzate sono quelle relative ai cantieri ed ai ponteggi. Si pensi al bonus facciate e al 110%, il Comune di Chieri in controtendenza invece penalizza aumentando i costi dell’occupazione di suolo pubblico per i ponteggi annullando i vantaggi che le leggi nazionali danno. Infine, paragonando le tariffe di Chieri ad altre città come Milano, Torino, Firenze scopriamo di avere tariffe più alte, per cui mettere un ponteggio da noi costa più che farlo nel centro storico di questi capoluoghi. Non ha alcun senso». La consigliera avanza un’ipotesi: «Io penso che si sia trattato di errori nei conteggi delle tariffe e dei coefficienti e invito l’amministrazione e l’assessore a fare un passo indietro».

L’assessore al Bilancio, Roberto Quattrocolo, non nega l’aumento («Non nei termini che dice Silvestri – dice – parliamo di un 40 per cento»), ma sottolinea che da quest’anno si paga un canone unico che ingloba tutte le tasse per l’occupazione del suolo pubblico.

«E questo canone unico – spiega – sul bilancio deve dare lo stesso gettito. Ingloba tutti i versamenti e diventa un versamento unico. Ad esempio a livello mercatale include anche la tassa rifiuti giornaliera. È logico che sia più alta la tariffa». E qui arriva la scelta politica: «Abbiamo deciso di mantenere invariati i costi per mercatali ed esercizi pubblici, le categorie più penalizzate, che soffrono di più».

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