Un errore di valutazione che ha generato contenziosi e ricorsi
riguarda la chiusura di una veranda per la quale occorre
considerare un aspetto determinante. La chiusura di una veranda,
infatti, comporta un ampliamento volumetrico, il che la rende più
complessa rispetto ad un intervento minore e sulla quale occorre
considerare tanti aspetti.
Veranda: la tipologia di chiusura
Preliminarmente occorre aver chiaro che per intervenire
chiudendo una veranda è possibile utilizzare:
- chiusure amovibili e temporanee: che non sono considerate
volumetria, a patto che non alterino in modo permanente la
destinazione d’uso dell’immobile e siano facilmente
rimovibili; - chiusure stabili e permanenti: che generano un nuovo volume
abitabile.
Se l’intervento prevede una chiusura amovibile e temporanea (es.
tende retrattili, vetrate scorrevoli senza guide fisse al
suolo):
- non viene conteggiato come aumento volumetrico;
- può essere realizzato in edilizia libera, purché rispetti le
normative di sicurezza e il regolamento comunale;
Se, invece, la veranda diventa parte integrante dell’edificio
(chiusura con infissi fissi, murature, o altra struttura stabile)
si configura come ampliamento volumetrico e richiede:
- il permesso di
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