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CILA semplificata e accesso al Superbonus 110%, si ma con quali rischi? – FiloDiretto – Filodiretto Monreale

Scale degli androni prive di seggiolino o di rampa agevolata per consentire alle persone con disabilità di accedere all’ascensore? Ecco una nuova opportunità per accedere al Superbonus 110%. L’eliminazione delle barriere architettoniche è infatti diventato un altro elemento fondamentale, detto “trainato”, per godere dell’importante agevolazione fiscale. Oltre a quelli, detti “trainanti”, come il cappotto termico e l’aumento della classe energetica, già individuati e conosciuti. È questa una delle novità previste all’interno del nuovo decreto legge 77/2021, il cosiddetto “Semplificazioni bis“, che, oltre ad aver apportato delle modifiche all’art 119 del decreto legge 34/2020 (il cd. Decreto Rilancio che aveva introdotto la disciplina del Superbonus 110%), agevola, quindi, gli interventi per molti condomini. Soprattutto per quelli costruiti prima del 1975, anno in cui venne introdotta la legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche.

Ma attenzione. La principale novità del decreto “Semplificazioni bis” consiste nella possibilità di presentare un nuovo modello di CILA (Comunicazione di Inizio Lavori) semplificato. Per avviare i lavori non servirà più disporre dell’attestazione dello stato legittimo dell’immobile. 

La necessità di eliminare in via preliminare tutti i vizi di conformità presenti all’interno dell’abitazione aveva rallentato in modo significativo le procedure per accedere al Superbonus. Con la nuova norma invece il tecnico avrà la facoltà di presentare il nuovo modello di CILA con la possibilità di intervenire sulla regolarità dell’immobile in corso d’opera. Soltanto a conclusione dei lavori sarà tenuto ad elaborare le asseverazioni.

L’adesione al Superbonus 110% fino a qualche poco mese fa era risultata inferiore alle aspettative del legislatore, soprattutto nel Centro-Sud d’Italia dove la presenza di abusi edilizi, molto più diffusa che al Nord, ne ha frenato l’utilizzo. La nuova CILA semplificata promette invece di consentirne il decollo. “Ma bisogna usare molta prudenza”, spiega il dott. Giuseppe Carrà, responsabile della Cetrano Assicurazioni UnipolSai di Monreale per il Superbonus 110%.

“Il rischio che qualche ingranaggio della procedura si inceppi è dietro l’angolo. La semplificazione nella procedura di accesso al beneficio, ma soprattutto l’estensione del beneficio a nuove categorie di immobili, non correlata ad una significativa estensione dei termini di scadenza previsti, comporterà il serio rischio per molti progetti di non essere conclusi entro le scadenze previste”. 

Il “Semplificazioni bis” consente infatti l’estensione del beneficio del Superbonus 110% alle categorie catastali B/1, B/2, D/4 che comprendono “Collegi, Convitti, Educandati, Orfanotrofi, Seminari, Conventi, Caserme, Case di Cura, Ospedali”.

“Si tratta di un ampliamento enorme del raggio di azione previsto dalla norma – spiega Carrà -. Riguarda soprattutto strutture di fine ‘800 o di inizio ‘900, che godono dell’elemento trainante costituito dalla possibilità di aumentare la classe energetica. Ma sarà difficile che in queste strutture, spesso di dimensioni notevoli, si riesca in tempo ad avviare le pratiche e a realizzare i lavori”. 

Il decreto legge 77/2021, il cosiddetto “Semplificazioni bis”, prevede una proroga al 30 Giugno 2022 per l’immobile unifamiliare, ma sarà tuttavia possibile un’ulteriore proroga di 6 mesi, quindi sino al 31 Dicembre 2022, nel caso in cui per fine Giugno 2022 i lavori avranno raggiunto il 60% del progetto totale. Per i condomini la scadenza rimarrà quella del 31 Dicembre 2022.

Invece istituti autonomi case popolari e enti analoghi potranno usufruire dell’agevolazione sino al 30 Giugno 2023 ma, se avranno raggiunto almeno il 60% dei lavori totali, la scadenza slitterà al 31 Dicembre 2023.

Secondo il consulente di UnipolSai per molti progetti c’è il rischio concreto di non essere portati a termine entro i termini di legge.

“Stiamo assistendo ad una corsa sfrenata da parte di un elevato numero di committenti. Dietro il Superbonus si è sviluppato un grosso indotto, che coinvolge imprese edili, lavoratori, fornitori. Si stanno presentando numerose CILA, ma ci troviamo di fronte ad alcuni ostacoli. Non si trova più materiale per le costruzioni. In alcuni casi il costo della materia prima (come il cemento o l’acciaio necessario per gli infissi in alluminio) è aumentato in maniera esponenziale, un costo che inevitabilmente si riversa sul committente. È divenuto arduo trovare disponibilità di infissi o di pannelli fotovoltaici, e le attese sono molto lunghe”.

“La speranza è che il governo si orienti verso una ulteriore proroga dei termini di scadenza”, conclude Giuseppe Carrà, consulente di UnipolSai.

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Source: filodirettomonreale.it

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