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Città sostenibili: caratteristiche e importanza della mobilità elettrica – Greenstyle.it


Città sostenibili: caratteristiche e importanza della mobilità elettrica

La pandemia di Covid-19 ha imposto un netto cambio di passo per quanto riguarda le città sostenibili. Sicurezza sanitaria in primis, ma anche un nuovo modo di concepire la lotta all’inquinamento e la mobilità.

Più volte gli scienziati hanno collegato l’avvento del Coronavirus ai livelli di inquinamento. In modo particolare alla scarsa qualità dell’aria in città. Un primo aiuto è arrivato dai vari lockdown, che hanno stimolato lo smartworking e ridotto gli spostamenti.

Si è trattato però di un supporto temporaneo, riassorbito in breve tempo con l’allentarsi delle misure anti-Covid. È emersa quindi con maggiore forza la necessità di adottare politiche e abitudini più sostenibili, con l’obiettivo di rendere le città davvero green.

Città sostenibili, caratteristiche

Le città del post-Pandemia dovranno guardare oltre il concetto di agglomerato urbano. Elementi essenziali saranno una mobilità più sostenibile, l’efficientamento energetico degli edifici e il concetto di smart city.

Da questi tre elementi base prenderà il via l’evoluzione verso le città sostenibili. Tuttavia questi concetti da soli non saranno sufficienti, ma richiederanno ulteriori spunti di riflessione. Tra questi la possibilità di estendere lo smart working oltre il periodo di crisi sanitaria.

Telelavoro, lavoro a distanza o da remoto, tutti modi per riferirsi allo smart working. Un concetto con cui molti di noi hanno imparato a confrontarsi, fatto di connessioni più o meno stabili e di un processo di digitalizzazione imposto a ritmo accelerato.

Città sostenibili che devono inoltre poter contare su un adeguato numero di aree pedonali e di piste ciclabili, così da migliorare anche la vivibilità dei centri urbani. Non soltanto in ottica mobilità, ma anche per rendere gli spazi di nuovo a misura d’uomo.

Bici strada auto
Fonte: Foto di Pexels da Pixabay

Mobilità sostenibile

Gestione efficiente dei trasporti pubblici e contenimento delle emissioni sono tra gli elementi chiave della mobilità sostenibile. Biciclette, monopattini e carburanti alternativi, ma anche il ricorso ai mezzi elettrici tra le soluzioni finora individuate.

Trasporti pubblici

Un primo approfondimento lo meritano i trasporti pubblici, messi a dura prova dal periodo della pandemia. La diffidenza iniziale verso la condivisione degli spazi e la ridotta capienza hanno spinto in molti verso l’auto privata.

Eppure proprio dal rafforzamento del servizio di trasporto pubblico possono arrivare molti vantaggi per chi vive nei centri urbani. Grazie ai mezzi condivisi è possibile decongestionare il traffico veicolare, ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria. Tutte prerogative delle città sostenibili.

I trasporti pubblici si rivelano una delle soluzioni più efficaci per abbattere l’inquinamento atmosferico e il traffico. È necessario però che i servizi vengano adeguatamente sostenuti, incrementando il numero di veicoli circolanti e ringiovanendo il parco mezzi (12,2 anni in media per gli autobus italiani). Dovranno essere garantiti anche livelli qualitativi tali da permettere di lasciare l’auto a casa.

Tariffe agevolate e trasporti pubblici gratuiti sono alcune delle strategie che sono valse ad altre città europee un netto miglioramento sul fronte della mobilità sostenibile. Un esempio è Tallin, capitale dell’Estonia, che prima dello scoppio della pandemia aveva reso completamente gratuiti i mezzi pubblici.

Gratuità per i pendolari provenienti dalla Francia per quanto riguarda il Lussemburgo. La Svezia ha optato per abbonamenti agevolati, che uniscono tariffe convenienti ad alcune settimane di utilizzo gratuito: obiettivo dichiarato quello di spingere ad abbandonare l’auto in favore di bus, tram e metro.

Meno auto nelle città sostenibili

Proprio la riduzione delle auto circolanti rappresenta un altro aspetto chiave delle città sostenibili. Una politica da attuare in diversi modi: dal sopracitato incremento dei trasporti pubblici fino alla mobilità condivisa, che vede nel Car sharing e nel Car pooling due pratiche virtuose dal punto di vista ambientale.

Mobilità elettrica, regina delle città sostenibili

Poche, ma buone. Questo “mantra” dovrebbe guidare la riduzione delle auto nelle città sostenibili. Soprattutto se i veicoli circolanti sono elettrici, tecnologia in grado di puntare con successo all’obiettivo emissioni zero.

Si potrà obiettare che la mobilità elettrica per essere davvero a zero emissioni dovrebbe poter contare su elettricità da fonti rinnovabili. Quello che potrebbe sembrare un ostacolo rappresenta al contrario un obiettivo che può e deve essere centrato. Questo anche in considerazione dei traguardi fissati nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici.

Monopattini elettrici e città sostenibili
Fonte: Foto di Kristof Topolewski da Pixabay

Bici e monopattini elettrici

Chi l’ha detto che in città ci si può muovere soltanto con i mezzi pubblici o prendendo l’auto? L’incremento delle piste ciclabili e il rispetto delle norme del Codice della Strada possono permettere spostamenti sicuri anche a bordo di bici e monopattini elettrici.

Anche nella loro versione tradizionale, biciclette e monopattini offrono la possibilità di spostarsi a zero emissioni e senza costi di “carburante”. In più con questi mezzi si fa esercizio fisico, mantenendosi in forma e riducendo i rischi cardiovascolari.

E-bike e monopattini elettrici si stanno diffondendo in maniera sempre più capillare, anche grazie agli incentivi stanziati negli ultimi anni. Bonus Mobilità per il quale in molti si augurano un’ulteriore ripetizione anche per il 2022.

Se per quanto riguarda le bici elettriche il fenomeno è iniziato già negli anni scorsi, sul fronte monopattini elettrici si assiste a una vera e propria rivoluzione nella mobilità urbana.

Il periodo successivo al primo lockdown ha portato a comprendere con sempre maggiore chiarezza l’importanza di questi mezzi nell’evoluzione delle città sostenibili. Monopattini elettrici che si rivelano utili sia per recarsi a scuola o al lavoro, che per recarsi nei centri storici per incontrare gli amici o visitare i luoghi turistici.

Rispetto ad altri mezzi di trasporto, i monopattini elettrici risultano comodi, adatti alla città e soprattutto comodi da riportare in casa. In più diversi modelli prevedono la possibilità di piegarli, agevolandone il trasporto in auto o a bordo dei mezzi pubblici.

Città sostenibili, le più green in Italia e in Europa

Quando si parla di sostenibilità delle città, in Italia come in Europa, occorre fare innanzitutto qualche distinguo. A cominciare dalla tipologia di indicatore, che in questo caso si focalizzerà sull’aspetto ambientale più che su quello economico o sociale.

Città italiane più green nel 2021

Durante la primavera 2021 è uscito il “Rapporto Italia Sostenibile 2021“, redatto dal Cerved. Analizzando solo l’aspetto ambientale è risultata questa classifica, relativa alle prime 10 città sostenibili del Bel Paese:

  1. Bolzano;
  2. Trento;
  3. Genova;
  4. Lecce;
  5. Prato;
  6. Livorno;
  7. La Spezia;
  8. Firenze;
  9. Pordenone;
  10. Aosta.

Città europee più sostenibili

L’Unione Europea ha diffuso verso fine febbraio di quest’anno i dati relativi allo European Green Capital 2021. Si tratta del riconoscimento comunitario a quelle città che si sono distinte proprio riguardo la sostenibilità ambientale.

A trionfare nel 2021 è stata la finlandese Lahti, prima nella classifica delle città sostenibili d’Europa. Hanno completato il podio di quest’anno due centri francesi: Lille e Strasburgo.

Conclusioni

Diverse lezioni possono essere tratte dal periodo di pandemia che ha visto l’umanità affrontare difficoltà finora impreviste. Problematiche che in parte originano e si affiancano a ostacoli già noti come la crisi climatica e l’inquinamento delle città.

Procedere verso un futuro differente è possibile e auspicabile, con le città sostenibili pronte a recitare un ruolo di primo piano. Per migliorare la vita delle persone, ma anche per difendere l’unica Terra che è a nostra disposizione.

Un processo che non deve necessariamente essere composto da privazioni e limiti, ma che anzi deve contare soprattutto sul progresso tecnologico. Oppure perché no, sulla riscoperta di soluzioni a lungo sottovalutate come la mobilità elettrica.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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