Nella memoria di Banca d’Italia risulta che ad oggi non sono
state prese decisioni definitive sulla classificazione dei crediti
che matureranno nel corso del 2024, per la quale Eurostat nel suo
parere di settembre 2023 ha ravvisato la necessità di ulteriori
approfondimenti.
Il trattamento contabile dei bonus edilizi
Eurostat ha ribadito che il trattamento del beneficio come
credito di imposta “pagabile” presuppone che vi sia una probabilità
molto alta che sia sfruttato integralmente (non vada perso): se
questa ipotesi non dovesse essere confermata dai dati sugli
effettivi utilizzi dei crediti maturati, entro la metà del 2024
potrebbe riconsiderare le proprie decisioni sulla classificazione
retroattivamente dal 2020. Dunque i valori del rapporto deficit/Pil
potrebbero essere rivisti al ribasso rispetto ai dati calcolati dal
Governo.
Naturalmente Bankitalia prende per buone le nuove linee guida di
Eurostat per cui se un credito fiscale circola, aumenta la
probabilità che sia sfruttato integralmente e, quindi, deve essere
classificato come “pagabile”. Argomentazione che, in realtà, non
esiste nel SEC2010 per cui un credito fiscale è
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