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Cna: i cambiamenti alla disciplina del Superbonus rischiano di bloccare i lavori programmati – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

superbonus

I cambiamenti alla disciplina del superbonus, che peraltro si è rivelato un “autentico booster” della crescita economica, inducono “incertezza e rischiano di bloccare i lavori programmati”. E’ quanto ha sottolineato il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, nella relazione all’assemblea annuale esprimendo allarme per la nuove modifiche introdotte nel Ddl bilancio.
Vaccarino ha ribadito le critiche “alla previsione di un decalage stringente del valore della detrazione così come per il bonus facciate. Non siamo d’accordo neanche sulle forti restrizioni all’accesso del beneficio per le abitazioni unifamiliari sulla base del limite Isee inferiore a 25 mila euro”.
L’86% degli interventi ha interessato proprio gli edifici unifamiliari assorbendo oltre la metà degli investimenti. La stabilità della norma è necessaria anche su altri strumenti.
“Emblematico il caso della nuova Sabatini, modificata per l’ennesima volta nelle modalità di utilizzo che ne hanno ridotto la portata – ha aggiunto – è necessario dare stabilità agli strumenti del piano 4.0. In particolare, mantenendo il livello di incentivazione previsto dal superammortamento anche alla luce dell’efficacia che ha mostrato in questi anni nello stimolo agli investimenti”.
Secondo quanto sottolinea la Cna, il Superbonus ha determinato per l’anno in corso un incremento delle spese in edilizia del 62,7% sul 2019 sfiorando i 47 miliardi di euro.
Vaccarino si è poi soffermato sui rincari delle bollette energetiche, che secondo Cna sono “insostenibili” e l’intervento del Governo è “opportuno, ma insufficiente”. “Per non spegnere le Pmi italiane che pagano il prezzo dell’energia più alto in Europa (35% in più della media) è urgente una riforma strutturale della bolletta elettrica”. Inoltre, “per non bloccare l’autotrasporto non è rinviabile una riduzione delle accise sul carburante”, ha aggiunto.
“Parole sante! E’ quanto sosteniamo da anni e che stiamo ripentendo giornalmente dal 1° luglio 2021, ossia da quando i prezzi di luce e gas hanno cominciato a decollare. Urge una riforma strutturale delle bollette e che il Governo stanzi ben più dei 3,8 miliardi ora previsti, utili ma che servono solo a ridurre la stangata, non a evitarla”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “E’ indispensabile, poi, una riduzione delle accise sui carburanti di 20 centesimi per calmierare i rialzi astronomici che ci sono stati e che, secondo l’Istat, sono pari, su base annua, a +45,8% per Gpl e metano, +27,9% per il gasolio e +25,3% per la benzina. Tutti aumenti che pagano i consumatori, visto che poi artigiani e industrie traslano questi costi maggiorati sul prezzo finale del bene o del servizio offerto”.

Source: italiaoggi.it

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