

Nel sistema dei contratti pubblici, la
possibilità di ricorrere a strumenti alternativi al
contenzioso giurisdizionale è prevista sin dalla fase
dell’evidenza pubblica. In questo contesto, le posizioni
giuridiche delle parti sono asimmetriche: da un lato la
stazione appaltante, titolare di poteri pubblicistici legati
all’inderogabilità dell’interesse pubblico; dall’altro l’operatore
economico, titolare di interessi legittimi.
È solo con la stipula del contratto, tuttavia,
che la controversia potenziale assume una natura pienamente
disponibile, poiché entrambe le parti si trovano ora in
una posizione paritetica di diritto soggettivo,
regolata secondo le norme del diritto civile e contrattuale.
Collegio Consultivo Tecnico: il CCT nel nuovo Codice dei
Contratti Pubblici
In questa seconda fase – tipicamente quella dell’esecuzione del
contratto – trova la sua piena operatività il Collegio
Consultivo Tecnico (CCT), quale strumento di
risoluzione alternativa e preventiva delle controversie,
con funzione deflattiva e di tutela della continuità
amministrativa. L’obiettivo del legislatore è duplice:
ridurre il contenzioso e migliorare la qualità
dell’esecuzione.
A parlarne in un’interessante
monografia è il giudice
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.