Ci sono diverse ragioni per cui potremmo avere la necessità di annullare un bonifico bancario. Si pensi all’ipotesi del ripensamento o a quella in cui si sia commesso un errore nell’esecuzione. Il problema che ci si pone, a quel punto, è se si possa fare e come. Tuttavia, dobbiamo aggiungere il quesito relativo al termine massimo in cui ciò sia possibile. Al primo dubbio si può rispondere positivamente. Questo perché, effettivamente, il bonifico si può annullare mediante una procedura che prende il nome di recall. Tuttavia, ciò è possibile solo a condizione che sia trascorso poco tempo dalla disposizione dell’ordine.
Nello specifico, la legge stabilisce che l’operazione si possa annullare prima che l’ordine di pagamento diventi irrevocabile. Ciò accade una volta che il prestatore di servizi abbia ricevuto il pagamento. Questo significa che, quando la somma è stata accreditata sul conto corrente del beneficiario, il bonifico bancario non è più annullabile. Di solito, ciò accade decorso un tempo breve.
Termini massimi per annullamento
In genere, l’operazione viene completata entro il giorno lavorativo successivo, per i bonifici nazionali. Un tempo maggiore, invece, richiedono quelli diretti verso conti correnti posti al di fuori dell’area Sepa. In ogni caso, non si deve pensare che l’annullamento sia possibile fino a un attimo prima dell’accredito. Infatti, una volta che l’istituto dell’ordinante abbia recepito il bonifico, questo non si può più annullare. Ne deriva che l’annullamento è possibile solo entro poche ore dall’effettuazione del pagamento. Ma passiamo ad illustrare come annullare un bonifico bancario online anche nel caso in cui si tratti di un bonifico parlante, come vedremo nella parte conclusiva dell’articolo.
Ebbene, basta solo entrare nuovamente nel profilo del nostro conto corrente online e andare nella voce “ultimi bonifici”. A quel punto, dovrebbe essere disponibile il tasto cancella, cliccando il quale il bonifico verrà annullato. La procedura è sempre la stessa per ogni istituto di credito e può variare di poco. Questo perché ciascuna banca ha una propria piattaforma clienti. Sicché, ci può essere solo qualche piccola variazione e possono cambiare i tempi per il possibile annullamento dell’operazione.
Come annullare un bonifico bancario anche “parlante” sia online che allo sportello in pochi e semplici passaggi e qual è il termine massimo per farlo
Passiamo, adesso, ad illustrare come possiamo invece annullare un bonifico bancario allo sportello. In particolare, se il pagamento è avvenuto in banca, bisogna ritornarvi per chiedere al funzionario di annullarlo. Così, sarà sua cura procedere alla cancellazione, sempre se la cosa sia ancora fattibile. Come nella precedente ipotesi, poi, è fondamentale agire in tempi brevi, se si vogliono avere maggiori possibilità di effettuare l’annullamento.
Ma cosa fare se il bonifico non si può più annullare? In caso di errore, l’unica strada possibile è quella di chiedere la restituzione del dovuto al beneficiario. Se questi si dovesse rifiutare, occorrerebbe inviare una lettera formale, anche alla banca. Se neppure per questa via si dovessero ottenere risultati, resta solo la possibilità di ricorrere al giudice. Inoltre, in sede penale si può far valere l’art. 646 del codice penale, che punisce l’appropriazione indebita.
Bonifico parlante
Nel caso di bonifico effettuato per pagamenti connessi a ristrutturazioni edilizie e per l’acquisto di beni mobili, il bonifico deve essere “parlante”. Quindi, per accedere alle agevolazioni fiscali, non si può eseguire un bonifico ordinario. Di conseguenza, in esso si devono riportare i dati identificativi delle parti e la causale, pena l’impossibilità di avvalersi delle agevolazioni. Se, dunque, erroneamente, si esegue un bonifico Sepa ordinario anziché quello per ristrutturazione edilizia, o magari senza l’indicazione di tutti i dati richiesti dalla norma, cosa accade?
Ebbene, in una situazione siffatta, è necessario o annullare il bonifico, in tempi brevissimi, se ci si accorge dell’errore. Diversamente, occorrerà chiedere la restituzione del pagamento all’impresa venditrice, mediante la compilazione di un modulo di rimborso. Dopodiché, si procederà a effettuare nuovamente il bonifico. Il tutto, inserendo correttamente i dati richiesti dalla norma riguardante l’agevolazione per ristrutturazioni edilizie o il Bonus mobili.
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