Dalla mattinata di oggi sarà possibile assicurarsi il bonus per acquistare un’auto usata a basse emissioni. Il ministero dello Sviluppo economico ha diffuso le istruzioni per applicare la misura pensata per svecchiare uno dei parchi auto più datati del Vecchio Continente attraverso la rottamazione dei mezzi più inquinanti. È importante precisare che non saranno i consumatori ad avviare la procedura che porterà al riconoscimento di uno sconto sino a 2.000 euro.
Come avere il preventivo
I concessionari, i rivenditori e i loro dipendenti dovranno accreditarsi sulla piattaforma “Ecobonus” del Mise e seguire le istruzioni per compilare la scheda anagrafica, inserire gli estremi della propria posizione Iva e il numero del Repertorio economico amministrativo. Dopo la scelta della password per accedere all’area riservata per la prenotazione degli incentivi, il sistema invierà una comunicazione all’indirizzo pec indicato con un link per confermare la registrazione. Solo a seguito della conferma verrà inviata una seconda comunicazione, questa volta sull’indirizzo email tradizionale, con il link per entrare nell’area riservata e il nome dell’account con cui fare l’accesso.
Le cifre e i modelli
Il servizio di registrazione è attivo ogni giorno dalle ore 9 alle ore 18. Gli automobilisti intenzionati a cambiare mezzo riceveranno quindi uno sconto applicato al preventivo. Concessionari e rivenditori lo recupereranno come credito d’imposta attraverso una compensazione da evidenziare in sede di compilazione dei modelli F24 utilizzati per il pagamento di imposte e tasse. L’entità dei contributi varia a seconda delle emissioni prodotte dal veicolo che si vuole acquistare. Il massimo sono 2000 euro per la fascia che va da 0 a 60 grammi di CO2 al chilometro, 1000 per quella tra i 61 e 90 grammi e 750 euro nella fascia tra i 91 e i 160 grammi.
L’incentivo è legato all’acquisto di un veicolo usato con un prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato non superiore ai 25.000 euro. Non sarà necessario affollare i saloni nelle prime ore di domani. Il ministero dello Sviluppo economico ha riservato una dote finanziaria di quaranta milioni di euro stanziati attraverso il decreto Sostegni-bis. È bene però non attendere troppo.
Le tempistiche
Diversi esperti del mercato automotive hanno evidenziato che la dotazione potrebbe rivelarsi esigua nel giro di poche settimane. Una prima tranche del bonus per l’acquisto di auto elettriche o ibride nuove, attivato all’inizio dell’estate si è esaurito a fine agosto, facendo scattare l’allarme dei produttori, secondo i quali l’impatto della fine degli eco-incentivi per auto elettriche e ibride plug-in avrebbe potuto mettere a rischio fino a 40mila mancate immatricolazioni. Il Mise ad inizio settembre ha comunque riattivato la possibilità di accedere anche ad ulteriori 57 milioni di euro di risorse, prima previsti nel fondo principale dell’ecobonus. Ma anche in questo caso il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 settembre e il 16 settembre nel pomeriggio le risorse erano già finite, a dimostrazione della forte richiesta di autovetture ecologiche. Al momento appare difficile una replica della misura nel 2022.
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