Realizzare un secondo bagno può diventare una vera e propria necessità, soprattutto nel momento in cui si compra una nuova casa che ne è sprovvista o se la famiglia si allarga e cambiano le esigenze.
Spesso però comporta una serie di pratiche, scelte e decisioni che potrebbero inizialmente spaventare, in quanto sembra un’operazione molto complessa a fronte di molti limiti burocratici che riguardano le stanze da bagno in Italia. Tuttavia, non è impossibile capire quali sono i lavori necessari per realizzare un secondo bagno in casa.
Ecco come fare.
Come e dove realizzare un secondo bagno in casa
Esistono principalmente due soluzioni nel momento in cui si vuole aggiungere un bagno in casa: è possibile realizzarlo ex-novo oppure allargare e dividere il bagno esistente.
La prima soluzione è utile ad esempio per sfruttare spazi poco utilizzati che si possono trasformare, come una lavanderia molto grande, oppure un sottoscala. Ovviamente prima è bene verificare che si possano portare fino a quel punto della casa le tubature necessarie e attaccare i vari sanitari agli impianti di adduzione e di scarico dell’acqua.
Nel secondo caso, bisogna invece verificare ci siano pendenze e spazi per collegare i sanitari dei due bagni ai medesimi scarichi. Se così non fosse non bisogna però disperare: un bravo progettista può risolvere praticamente qualsiasi problema, valutando posizionamenti e accorgimenti vari per ridurre al minimo barriere architettoniche e difetti estetici.
Per quanto questo possa sembrare molto complicato, oggigiorno esistono molti accorgimenti tecnici che vengono in soccorso di chi desidera ricavare un secondo bagno in casa e basta fare una scelta ragionata sulla posizione del locale, per riuscire nell’intento.
La primizia cosa da prendere in considerazione è il posizionamento di tutti gli impianti e dei sanitari del bagno già esistente, come ad esempio lo scarico delle acque nere: questo aiuta a capire dove è possibile posizionare il secondo servizio. Per farlo è possibile consultare la pianta della casa e chiedere anche il supporto di un professionista, come un idraulico o un geometra.
Pratiche burocratiche
Oltre alle questioni architettoniche, in Italia ci sono anche varie pratiche da fare per poter aggiungere un secondo bagno in casa, in quanto si tratta di un intervento edile di manutenzione straordinaria.
Serve quindi depositare una pratica edilizia, a firma di un tecnico abilitato, da consegnare al Comune dove si trova la casa, in quanto si tratta di una trasformazione sostanziale della pianta dell’immobile.
La pratica in questione può essere di due tipi, a seconda dell’intervento: se non si intaccano strutture portanti basta la certificazione di inizio lavori, firmata da un architetto, ingegnere o geometra. Se invece si vanno a toccare setti portanti il professionista deve presentare la segnalazione certificata di inizio attività, una pratica più articolata, che richiede anche un progetto statico, che dimostri la sicurezza dei lavori.
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Bonus per realizzare il secondo bagno
Chi vuole realizzare un secondo bagno ha a disposizione diversi Bonus Casa, a cui è possibile accedere per ottenere sconti sul costo dei lavori, sempre in detrazione fiscale.
Uno di questi è il Bonus Ristrutturazione del 50% sul costo dell’intervento, che consente di rinnovare diverse parti della casa, tra cui la stanza da bagno. A questo, si può affiancare il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, valido anche per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per questa stanza. Per esempio, si può comprare anche una lavatrice o un’asciugatrice da aggiungere alla stanza.
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