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Quante volte lo abbiamo pensato? Come sarebbe bello avere un bagno in più per non dovere dividere l’unico presente con gli ospiti, per ridurre “le code” mattutine in casa fra chi deve correre al lavoro e chi a scuola, per non tenere la lavatrice nel bagno principale o ancora per concedersi il piccolo lusso di avere un comodo bagno in camera.
Quale che sia la motivazione che può spingere ciascuno di noi a desiderare la realizzazione di un servizio in più, è bene tenere presenti alcune importanti informazioni per procedere nel migliore modo possibile.
Come ricavare un nuovo bagno
La prima considerazione riguarda la collocazione del nuovo ambiente: per realizzarlo cambieremo la destinazione d’uso di una stanza? Oppure divideremo il bagno già esistente che per dimensioni si presta a essere ripartito diversamente? O ancora, se le condizioni lo consentono, pensiamo di acquistare una stanza da un appartamento adiacente per poter ampliare casa nostra?
Se desideriamo seguire la prima ipotesi dovremo verificare con un idraulico la possibilità di far arrivare scarichi e tubature nella stanza che precedentemente non le prevedeva, se invece desideriamo dividere in due un bagno di grande dimensioni occorrerà scoprire se spazi e pendenze sono sufficienti per poter collegare alle stesse tubature più sanitari.
I permessi
In tutti i casi è necessario avvalersi dell’aiuto di un professionista che si occuperà di richiedere i permessi necessari per effettuare gli interventi e di presentare al Comune la Comunicazione d’inizio lavori, vale a dire la CILA, e la segnalazione certificata di agibilità, ossia la SCA.
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I bonus
Per la realizzazione di lavori di questo tipo è possibile beneficiare di alcune agevolazioni.
Da una parte troviamo il bonus ristrutturazioni al 50%, che coinvolge gli interventi di rinnovamento dei servizi e il rifacimento dell’impianto idrico-sanitario, concedendo una detrazione Irpef del 50% del costo sostenuto fino a un tetto massimo di 96.000 euro di importo totale.
La detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali di pari valore. Fate però attenzione: il semplice cambio dei sanitari non permette di accedere al bonus. Dall’altra troviamo il bonus mobili, dedicato non solo agli arredi, ma anche ai grandi elettrodomestici.
Grazie a questo aiuto si può comprare una lavatrice o un’asciugatrice beneficiando di una detrazione Irpef, calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per il 2023 e il 2024.
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