L’Ecobonus è un beneficio approvato per alleggerire le
tasche degli italiani e preparare il nostro Paese verso la transizione
ecologica e sostenibile.
La misura, prorogata fino al 2024, è prevista anche per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe A. La detrazione tramite l’Ecobonus avviene in 10 anni e spetta nella misura del 50%. Significa che spendendo ad esempio 10mila euro, ti verranno restituiti 500 euro all’anno per 10 anni tramite delle detrazioni sulle future tasse IRPEF.
L’aliquota sale al 65% solo nel caso in cui alla caldaia a condensazione venga affiancato un sistema di termoregolazione evoluto, appartenente alle classi V oppure VI.
E fino a dicembre 2025, l’installazione della caldaia a condensazione
è ritenuta un intervento trainante del Superbonus al 110%, nel caso di opere
condominiali oppure che si intervenga su unità funzionalmente indipendenti.
Tipologie di caldaia
Le caldaie domestiche si suddividono per combustibile utilizzato, tiraggio, tecnologia di scambio e potenza termica. Si trovano attualmente in commercio le seguenti tipologie di caldaie:
- caldaie a camera aperta e camera stagna;
- caldaie a gas;
- caldaie a pompa di calore;
- caldaie a condensazione;
- caldaie elettriche;
- caldaie a legna, a pellet e a biomassa;
- caldaie murali.
I vantaggi di una caldaia a condensazione
È la tipologia di caldaia che, come dicevamo in apertura, beneficia dei bonus fiscali e fa risparmiare in bolletta. I vantaggi sono notevoli. Mentre nelle caldaie tradizionali il calore latente viene disperso, facendo così condensare il vapore acqueo, nelle caldaie a condensazione calore ed energia vengono recuperati, sfruttando l’energia termica dei fumi ed esaltando il rendimento dell’apparecchio. Il rendimento può raggiungere il 110% rispetto ai modelli tradizionali, con ridotte emissioni di CO2.
I costi e i risparmi di una caldaia a condensazione
Il prezzo di una normale caldaia a gas metano varia dai 500 ai 2mila euro. Le caldaie a gas del tipo a condensazione costano di più. Un modello da 18 kW di potenza, adatto per un appartamento da 100 mq, costa fra i 1.000 e i 3.000 euro. A queste cifre vanno sommati anche i costi di installazione.
Tuttavia, la caldaia a condensazione determina un risparmio notevole sui consumi di gas intorno al 15/25% all’anno. Per un appartamento di 100 mq può significare un risparmio annuo di circa 150-200 euro. Senza contare anche il risparmio grazie agli Ecobonus.
La caldaia a pellet
Questa tipologia di caldaia necessita di una canna fumaria, ma ha il vantaggio di non dover intervenire sull’impianto di riscaldamento per funzionare. Inoltre è economica, ha un elevato potere calorico e un ottimo rendimento. Si rivela adatta a scaldare piccoli o grandi ambienti e risulta essere intuitiva e di facile utilizzo.
Il prezzo parte dai 2mila euro per una caldaia a pellet media (25 – 30 kW) ai 5mila per una grande (35 – 50 kW). L’Aiel (Associazione Italiana Energie agroforestali) ha elaborato delle stime, calcolate sul fabbisogno termico di un’abitazione di 100 mq, che è di 12 MWh e sui prezzi dei biocombustibili che l’associazione rileva ogni trimestre. Quello del pellet certificato ENplus è di circa 65 euro/MWh. Perciò, per riscaldare 100 mq con una caldaia alimentata a pellet, il costo per l’acquisto del biocombustibile rinnovabile sarà di 780 euro (12 MWh x 65 euro). Significa un risparmio del 13% rispetto al metano, del 51% rispetto al gasolio, del 72% rispetto al gpl.
Questa caldaia beneficia delle detrazioni fiscali e del Conto Termico 2.0.
La caldaia a gas
Quelle tradizionali, e ancora oggi tra le più diffuse, possono essere a gasolio, a metano o a GPL. Quelle a GPL hanno il vantaggio della facilità nella manutenzione e, a seconda del rendimento della caldaia, si può usufruire degli incentivi statali. Quelle a metano sono più economiche e meno ingombranti. Quelle ad efficienza elevata godono di detrazioni fiscali. Le caldaie a gasolio richiedono una manutenzione frequente, ma col vantaggio del gasolio che viaggia ancora a prezzi ridotti.
L’installazione della caldaia
Oltre ai costi della caldaia e ai consumi, va considerato anche il prezzo dell’installazione. Secondo le stime, per la caldaia tradizionale (a camera aperta) il tariffario va dai 90 ai 300 euro. Per l’installazione di una caldaia a condensazione siamo dai 120 ai 350 euro. Per una a camera stagna si va dai 110 ai 325 euro.
La caldaia può essere installata sia da un idraulico libero professionista che da imprese di installazione impianti. Ma nella maggior parte dei casi è lo stesso punto vendita a fornire questo tipo di servizio.
Una delle strategie per risparmiare è quella di chiedere più preventivi, ad almeno tre o quattro soggetti.
Come scegliere la migliore caldaia per la casa
Naturalmente le variabili sono tante. La caldaia a
condensazione sarà probabilmente la regina di questo 2022, perché risulta
essere tra le più innovative e abbatte i consumi del 30% rispetto a quelle
tradizionali a gas.
In ogni caso, prima di procedere all’acquisto di una caldaia
bisogna considerare diversi fattori. Ad esempio, la potenza della caldaia. Il
fabbisogno energetico di calore si misura in kW/m3 e di solito il valore
standard è di 0,04 kW/m3. In un immobile di nuova costruzione e ben coibentato
può scendere anche a 0,03 kW/m3 mentre in un immobile antico può addirittura
salire a 0,05 kW/m3. Quindi, se un edificio è ben isolato termicamente basterà
una potenza inferiore.
La classe energetica è importante per usufruire delle migliori agevolazioni fiscali. Per l’Ecobonus 65% è necessaria una caldaia a condensazione di classe A o superiore.
La caldaia ibrida
Come per le auto, anche le caldaie ibride possono essere una valida alternativa. È un impianto ibrido di riscaldamento con più generatori di calore, alimentati da diverse fonti di energia. Solitamente si tratta di un combustile fossile, come il metano o il gpl, e di una fonte di energia rinnovabile, come il fotovoltaico. Questo tipo di caldaie determinano un notevole risparmio energetico che va dal 30 al 50%, riducendo il consumo di fonti fossili come il gas al minimo indispensabile. Con l’impianto collegato al fotovoltaico risparmierete notevolmente in bolletta.
Un impianto ibrido costa dai 10 ai 15mila euro, comprensivi
di tutto, anche manodopera. La manutenzione costa appena 80 euro ogni due anni.
Per questi sistemi ibridi valgono tutti i bonus, compreso il Superbonus 110.
La caldaia murale
Le caldaie murali, chiamate anche “a parete”, sono delle particolari caldaie a gas che vengono installate sulle pareti invece che a terra (caldaie a basamento). Sono tra le più diffuse nelle abitazioni italiane e vengono utilizzate per il riscaldamento e per la produzione di acqua sanitaria. Rispetto alla caldaia a basamento, quella murale ha il vantaggio di ridurre l’ingombro, guadagnando spazio.
Quando conviene la caldaia elettrica
Nelle caldaie elettriche l’acqua viene riscaldata grazie
all’effetto Joule, ossia attraverso una resistenza elettrica. Quindi non ci
sono fumi di scarico. Se la casa è di piccole dimensioni è possibile che
convenga installare la caldaia elettrica. Costa meno e scalda molto più
velocemente. Che significa meno consumo.
La sostituzione della caldaia
Le caldaie a condensazione sono state introdotte nel 2015. Se la vostra caldaia ha superato i dieci anni, quindi precedente all’introduzione della condensazione, sarà il caso di sostituirla per via della tecnologia obsoleta, dei consumi e dei Bonus disponibili allo stato attuale. Inoltre, se avete in casa i radiatori (termosifoni), potete installare le termovalvole per ottenere il massimo sconto possibile dall’Ecobonus.
di Nicola Teofilo
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