Da una lettura attenta del testo bollinato del ddl di Bilancio
2024, sembra aprirsi uno spiraglio di non poco conto nella vicenda
dei c.d. “crediti incagliati” derivanti da
interventi Superbonus e dagli altri bonus edilizi, come dimostra
l’art. 23, comma 10 della bozza.
Crediti Superbonus in compensazione: una nuova soluzione in
vista?
Secondo quanto dichiara la disposizione, si modifica l’art. 17
del d.Lgs. n. 241/1997, con l’inserimento dei commi 1-bis e
1-ter:
- “1-bis. La compensazione dei crediti di qualsiasi importo
maturati a titolo di contributi nei confronti dell’Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale, può essere effettuata: a) dai
datori di lavoro non agricoli a partire dal quindicesimo giorno
successivo a quello di scadenza del termine mensile per la
trasmissione in via telematica dei dati retributivi e delle
informazioni necessarie per il calcolo dei contributi da cui il
credito emerge o dal quindicesimo giorno successivo alla sua
presentazione, se tardiva; dalla data di notifica delle note di
rettifica passive b) dai datori di lavoro che versano la
contribuzione agricola unificata
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