Quando si acquista un immobile, la verifica dello stato
legittimo dovrebbe essere una priorità per evitare problematiche
legate ad abusi edilizi. Una mancata analisi può portare a
conseguenze legali e costi inaspettati, come evidenziato
dall’ordinanza della Corte di
Cassazione n. 28765 del 7 novembre 2024. Esaminiamo nel
dettaglio cosa significa “stato legittimo” e quali sono le
implicazioni per chi compra o vende immobili.
Cos’è lo stato legittimo di un immobile
Lo stato legittimo rappresenta la conformità dell’immobile ai
titoli edilizi approvati. Secondo l’art. 9-bis, comma 1-bis, del
Testo Unico dell’Edilizia (il d.P.R. n. 380/2001),
lo stato legittimo corrisponde al progetto originariamente
autorizzato a cui occorre aggiungere le eventuali modifiche
successive che rispettano la normativa vigente.
Nel caso di immobili o unità immobiliari edificati in epoca
nella quale era obbligatorio acquisire il titolo abilitativo
edilizio, il citato comma 1-bis, definisce stato legittimo come
“quello stabilito dal titolo abilitativo che ne ha previsto la
costruzione o che ne
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