Il direttore del punto vendita Unieuro di Ravenna analizza le scelte dei clienti. Boom di vendite online
I contatti con il resto del mondo, per lavoro o per istruzione, si possono tenere quasi esclusivamente attraverso schermi di vario formato; cucinare in casa è diventato il passatempo per molti, l’attività all’aria aperta consentita si riduce a passeggiate a piedi o in bici. Lo scenario in cui viviamo da un anno a questa parte non poteva che avere riflessi sugli acquisti di tecnologia.
«Abbiamo registrato una forte richiesta di computer, tablet e di tutto quanto serve a comunicare per studio o lavoro», conferma Christian Casadei, direttore del punto vendita Unieuro di Ravenna. Il negozio da 2.400 mq conta 27 addetti: nel rispetto di quanto disposto dai Dpcm per tutta Italia, è chiuso nei festivi e prefestivi da ottobre perché si trova in un centro commerciale. E durante il primo lockdown dello scorso marzo è rimasto chiuso due settimane consecutive per precauzione e rispetto verso personale e clienti. Per il resto, proprio per la tipologia di prodotti, non ha dovuto osservare altre limitazioni a prescindere dalla zona.
«La ricerca degli strumenti migliori per il massimo comfort in casa – continua il responsabile – ha premiato tutte le categorie merceologiche presenti nei nostri negozi, dai pc e alle stampanti, ai device per l’intrattenimento, fino agli elettrodomestici da cucina».
Il caso più eclatante è stata la nuova Playstation 5 uscita poco prima di Natale: «La console è andata subito esaurita».
La voglia di evasione poteva trovare sfogo solo in sella: «Da citare anche l’importante incremento registrato dalle biciclette, sia quelle tradizionali che elettriche, e dai monopattini». Una spinta è arrivata dal bonus mobilità (il 60 percento della spesa fino a un massimo di 500 euro): «C’è stato un vero “tutto esaurito”. Con l’arrivo della bella stagione ci aspettiamo inoltre si ripeta anche quest’anno il picco delle richieste registrato durante la primavera scorsa».
È cambiato il modo di pagare con maggiore ricorso alla moneta elettronica. Per due ragioni: «L’impulso ricevuto dagli incentivi statali con il Cashback. E inoltre considerazioni di natura igienica hanno portato tanti clienti a limitare per precauzione l’uso del contante. Per quanto riguarda il credito al consumo, non ci sono da segnalare variazioni significative».
La cronaca ha raccontato che il boom di richieste in certi momenti dell’anno ha fatto esaurire diversi prodotti sugli scaffali con ritardi delle forniture per la produzione che in alcuni casi non riusciva a tenere il passo. «Nel nostro punto vendita non ci sono stati difficoltà o ritardi significativi, anche se l’incremento della domanda di prodotti informatici e di elettronica ha reso più lunga l’attesa per il rifornimento di alcuni modelli; un discorso a parte merita la PS5, introvabile ovunque per lungo tempo».
Ma se è vero che i negozi di elettronica erano tra i pochi aperti, è altrettanto vero che molti hanno fatto più ricorso al commercio online. Le ricadute si sono viste anche nello shop sul web di Unieuro: «La vendita online è esplosa soprattutto durante il primo lockdown del marzo scorso e in occasione del Black Friday a novembre. Un riscontro diretto nel nostro punto vendita è offerto dall’utilizzo del servizio “clicca e ritira”, che consente ai clienti di ritirare in negozio i prodotti ordinati su internet. I nostri dati sono supportati da quelli di chiusura di esercizio dell’insegna, che hanno fatto segnare un incremento del più 76 percento delle vendite online».
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