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Comune e Ater, ristrutturazione di 2.379 alloggi di edilizia residenziale pubblica con il Superbonus 110% – PadovaOggi

Un investimento che sfiora i 110 milioni di euro, obiettivo riqualificare metà delle oltre cinquemila case popolari in città. Un mega progetto illustrato ieri a Palazzo Moroni dal sindaco Sergio Giordani, dall’assessore comunale al Sociale, Marta Nalin, e dal presidente dell’Ater, Gianluca Zaramella. Un progetto distinto da quello già annunciato per gli appartamenti del quartiere Palestro, senza in questo caso la necessità di spostare gli inquilini. 

Progetto

Il progetto riguarda il restyling di 2.379 alloggi di edilizia residenziale pubblica, che non prevede, durante l’esecuzione dei lavori, lo spostamento degli inquilini assegnatari, in due tranche. La prima concerne l’adozione del Superbonus 110%, lo strumento contenuto nel cosiddetto Decreto Rilancio che contempla un aumento fino al 110% dell’aliquota di detrazione delle spese di ristrutturazione sostenute nell’ambito dell’efficientamento energetico. Proprio tramite quest’agevolazione, cedendo il credito alle banche, verranno sostituiti infissi, solai, tetti e pareti in 2.083 case popolari, di cui 1.473 dell’Ater e 610 del Comune, per un esborso totale di quasi 84 milioni e mezzo di euro. La seconda tranche, invece, è legata al finanziamento di 25 milioni di euro che, di recente, la giunta di Palazzo Moroni ha richiesto allo Stato (all’interno del «Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare») per sistemare, sempre sotto il profilo della sostenibilità ambientale, altri 296 alloggi pubblici all’Arcella, al Portello, a Voltabarozzo e in zona Crocefisso.

Ater e comune

«Quando le istituzioni operano in stretta sinergia, dimenticando i differenti colori politici e con l’unico intento di offrire ai padovani servizi sempre migliori – ha sottollineato Giordani – i risultati, prima o poi, arrivano. E i meriti vanno equamente divisi tra tutti coloro che hanno fatto in modo di centrare questi risultati» Entro la fine dell’estate del 2023, dovrebbe comportare la rimessa a nuovo dei 2.379 alloggi popolari:«In città – ha rivendicato il presidente dell’Ater, Zaramella – non è mai stato pianificato un intervento di tale mole sull’edilizia residenziale pubblica. E tutto ciò, cosa non proprio marginale, andrà a vantaggio degli inquilini che, proprio grazie a queste opere di efficientamento energetico, beneficeranno di un risparmio circa del 54% sulle bollette della luce e del gas». Alla rivoluzione, insomma, mancano poco più di due anni.

Source: padovaoggi.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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