È stato ufficialmente istituito il Tavolo tecnico permanente tra il Comune di Orvieto e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Terni. “Dalla nostra richiesta di istituzione di tale fondamentale organismo di confronto nel settembre 2021 – spiega il presidente dell’Ordine, Stefano Cecere, – dopo le lungaggini amministrative, le modifiche al progetto e tante riunioni svolte, l’ultimo recente incontro in Comune con l’assessore con deleghe all’Edilizia e all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi, e tutto il nostro Consiglio Direttivo – nell’adempimento della mia iniziativa di svolgere sedute itineranti per il rispetto di tutta la provincia – è stato battezzato il tanto richiesto Tavolo tecnico.
Il raggiungimento di questo obiettivo è un risultato molto importante ed auspicato da tutti, Consiglio e colleghi di Orvieto. Il delegato dell’Ordine da noi nominato è stato l’architetto Moreno Polleggioni di Orvieto. Ci sarà molto da lavorare e compartecipare alla risoluzione di quelle che sono le problematiche del territorio e, comunque vada, l’Ordine ha dimostrato ancora una volta di essere supporto fondamentale tecnico, legislativo e personale ai Comuni della provincia”.
Superbonus 110%. “Come tecnico e titolare di una società di progettazione – prosegue il presidente Cecere – questa incentivazione è un grosso volano di rilancio del settore edilizio e professionale, il cui decreto-legge ha dipanato il blocco precedente. Naturalmente però, come responsabile dell’Ordine che ascolta molte altre situazioni dell’ambiente delle Professioni e non, le continue modifiche normative portano ad uno stato di incertezza. Non ultimo è l’inasprimento di questi giorni delle sanzioni nei confronti di chi commette una frode avvalendosi delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni. Una piaga, quella delle frodi, che purtroppo ben conosciamo e che l’Agenzia delle Entrate ha rilevato in 4 miliardi di euro. Tuttavia questo inasprimento sanzionatorio nei confronti delle professioni ha raggiunto un livello, a nostro avviso, eccessivo: la reclusione fino a cinque anni ed una multa fino a centomila euro. Ciò porta a dedurre che sembra essere diventato più pericoloso fare un’opera nell’ambito del Superbonus 110% che realizzare un’opera pubblica.
Di questa problematica ci stiamo occupando come Ordine e, mediante i contatti con la presidenza nazionale, ci stiamo adoperando nel tentativo di trovare una soluzione che conduca ad un alleggerimento delle misure sanzionatorie e delle pratiche di asseverazione. Ci auguriamo di arrivare fino al 2023, senza ulteriori variazioni normative e va recuperato il periodo di blocco dei cantieri dovuto ai provvedimenti antifrodi sulla cessione dei crediti.
Desidero inoltre sottolineare le affermazioni del presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli. Egli ha auspicato che con gli ultimi provvedimenti in materia edilizia e di super bonus si sia conclusa “la stagione delle continue modifiche ai bonus edilizia, ben nove negli ultimi venti mesi” e che sarebbe necessario un assetto normativo definito “per restituire finalmente alle imprese la certezza di poter investire, lavorare e contribuire al rilancio di un settore fondamentale per la nostra economia e per la transizione green”.
Come presidente del gruppo Professioni e Terziario della Confartigianato Imprese Terni, mi allineo alle parole del presidente Granelli ma, come presidente dell’Ordine degli Architetti PPC a tutela di tutti gli iscritti, avrei desiderato che mettesse in risalto lo stato di incertezze dei professionisti. Il loro è un coinvolgimento pesante e fondamentale per dare il via alla sinergia di cui parla il presidente Granelli. Vorrei dunque aggiungere e puntualizzare la necessità di risolvere, in primis, le problematiche relative ai professionisti i quali, a cascata, portano il dovuto benessere alle imprese a livello locale e nazionale.
Source: orvietonews.it
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