Occhio alla data del 4 aprile 2024 perché superata questa non ci
sarà più alcuna possibilità di rimediare per comunicare all’Agenzia
delle Entrare l’esercizio delle opzioni alternative alla detrazione
diretta (sconto in fattura e cessione del credito) per le spese
sostenute nel 2023, nonché alle rate residue non fruite delle
detrazioni riguardanti i costi sopportati nel 2020, 2021 e 2022,
relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio e di
riqualificazione energetica.
Stop alla remissione in bonis
Questo ultimo giorno, recentemente prorogato con
provvedimento del direttore dell’Agenzia del 21 febbraio 2024,
prot. n. 53159, riguarda le comunicazioni per l’esercizio delle
opzioni alternative relative:
- agli interventi eseguiti sulle unità immobiliari;
- agli interventi eseguiti su parti comuni degli edifici.
Fino allo scorso anno, grazie all’istituto della remissione in
bonis, è stato possibile comunicare tardivamente (entro il 30
novembre) l’utilizzo dello sconto in fattura o della cessione dei
crediti fiscali derivanti da interventi Superbonus e di
ristrutturazione edilizia.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del …continua a leggere
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