Nuovo richiamo del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per sollecitare l’approvazione del ddl Concorrenza, uno dei tasselli del Pnrr. Il premier ha inviato una lettera alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, per chiedere il varo del provvedimento in prima lettura entro il prossimo 31 maggio.
“Nel rispetto delle prerogative parlamentari, senza una sollecita definizione dei lavori del Senato” con l’iscrizione in Aula del ddl sulla concorrenza “e una sua rapida approvazione entro fine maggio, sarebbe insostenibilmente messo a rischio il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr”, ha scritto il premier. Draghi ha ricordato che il testo è arrivato a Palazzo Madama lo scorso 3 dicembre. A metà marzo sono scaduti i termini per presentare gli emendamenti. “A oggi, malgrado numerose riunioni con le forze parlamentari, le operazioni di voto non risultano effettivamente iniziate”, lamenta Draghi.
Governo pronto a mettere la fiducia
Concetti ribaditi ieri nel Consiglio dei ministri lampo, convocato d’urgenza per comunicare l’intenzione di ricorre alla questione di fiducia nel caso non si dovesse arrivare a una soluzione nei prossimi giorni. La lettera è stata inviata da Casellati alla conferenza dei capigruppo che martedì si riunirà per delineare il calendario dei lavori.
Pesa il nodo delle concessioni balneari
Il testo è tuttavia impantanato. Non si trova l’accordo sulla liberalizzazione delle concessioni balneari e ci sono divergenze anche sulla norma che regola le nomine nelle autorità indipendenti. Le votazioni continuano a slittare. Un ultimo aggiornamento prevedeva iniziassero martedì prossimo, ma una corrente di pensiero puntava a rinviare le intese a dopo il voto per le amministrative. In mattinata, a margine dell’informativa alle Camere sulla crisi Ucraina, il premier si era intrattenuto proprio sul ddl concorrenza con il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Paolo Barelli. Un faccia a faccia nel quale sarebbe emersa la preoccupazione del premier per lo stallo sulle concessioni balneari.
Nelle scorse settimane le due Camere si erano anche divise i compiti, per velocizzare l’iter e far in modo di far arrivare il testo a Montecitorio ai primi di giugno, così da lincenziarlo per l’inizio di luglio e procedere con una rapida terza lettura.
Berlusconi: serviva più tempo, buon senso fare tutto entro maggio
“Sul ddl concorrenza si troverà una soluzione? “Io spero di sì. Dobbiamo proteggere gli imprenditori che partecipando alle gare perdessero il valore dell’azienda e rimborsarli. Volevamo un pò più di tempo ma ci sono giorni sufficienti, se dall’altra parte ci sarà razionalità e buon senso, nel fare tutto entro la fine del mese di maggio”, ha commentato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
Per la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Deborah Bergamini: È dal 2006, spiega Bergamini, anno della direttiva Bolkestein, che ci trasciniamo questo problema, di certo non per nostra volontà”. Con il contributo di tutte le forze della maggioranza “riusciremo a portare avanti questa riforma e faremo la giusta sintesi, come abbiamo già fatto per il catasto e su altri temi in cui si registrano le diverse sensibilità dei partiti che sostengono il governo Draghi”, ha aggiunto, “Tuteleremo le 60 mila imprese balneari presenti su tutto il territorio nazionale e i circa 100 mila lavoratori del settore che costituisce una parte molto importante del nostro sistema turistico”.
L’Fmi chiede a Roma la piena attuazione del Piano
Celerità nell’attuazione del Recovery è stata sollecitata anche nel corso dell’ultima missione a Roma del Fondo monetario internazionale. “Portare a completamento le riforme e gli investimenti ridurrebbe i possibili effetti duraturi della crisi energetica, sosterrebbe la transizione verde e aumenterebbe l’abilità dell’economia di adattarsi ai cambiamenti nei prezzi relativi”, scrivono i tecnici dell’Fmi, “L’anticipazione delle riforme – specialmente nella pubblica amministrazione, la semplificazione delle procedure, la giustizia civile e la concorrenza – nel Pnrr è mirata a sostenere l’esecuzione efficiente degli investimenti pubblici programmati per la seconda metà del periodo coperto dal piano”. (riproduzione riservata)
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