È legittima la revoca di una demolizione a seguito di un’istanza
di condono accolta dalla P.A. ma presentata successivamente
all’intervenuta acquisizione dell’opera abusiva e relativa area di
sedime in favore del patrimonio comunale? E chi sono i soggetti
legittimati a presentare istanza di condono edilizio?
Abusi e condono edilizio: la sentenza della Cassazione
Ha risposto a queste domande la Suprema Corte di Cassazione con
la sentenza 31 dicembre
2024, n. 47637 che ha fatto luce sui requisiti di
legittimazione per la richiesta di condono edilizio oltre che
ribadito un principio consolidato che riguarda la possibilità di
presentare l’istanza di sanatoria straordinaria (o ordinaria) prima
e dopo un ordine di demolizione emesso dalla pubblica
amministrazione.
Tale principio si inserisce nel solco delle precedenti
interpretazioni giurisprudenziali, evidenziando la necessità di un
rigoroso rispetto delle norme del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n.
380/2001) e della Legge n. 47/1985 (primo condono edilizio).
Il caso oggetto dell’intervento degli ermellini trae origine dal
ricorso presentato, volto a contestare un’ordinanza
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