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Un’opera abusiva condonata può essere oggetto di nuovi
interventi edilizi? È possibile ottenere una sanatoria di
conformità su un manufatto già condonato? Quali sono i limiti della
compatibilità paesaggistica per le costruzioni abusive?
Condono edilizio e accertamento di conformità: la sentenza del
Consiglio di Stato
Sono solo alcune delle domande che spesso si pongono tecnici e
amministrazioni locali quando si trovano a gestire pratiche
edilizie legate a edifici condonati. A chiarire il quadro normativo
ci ha pensato il Consiglio di Stato con la sentenza
del 22 gennaio 2025, n. 482, nella quale viene
ribadito un principio chiave: Il condono edilizio non rende l’opera
condonata legittima, ne evita solo la demolizione e ne consente il
trasferimento, che sarebbe altrimenti vietato.
Ne deriva che:
- le opere condonate non possono costituire il presupposto per
la realizzazione di ulteriori interventi
edilizi, che ne mutuano inevitabilmente la natura
illegittima. Si finirebbe altrimenti per attribuire al titolo
edilizio rilasciato una sorta di “ultrattività
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