Il rilascio del condono edilizio e il
parere di compatibilità paesaggistica sono atti
correlati, ma il secondo non va richiesto dall’Amministrazione
qualora già verifichi che non ci siano i presupposti per il
perfezionamento della sanatoria.
Condono edilizio: quando il parere di compatibilità
paesaggistica non serve
Si tratterebbe di un inutile aggravio procedimentale, con esiti
già conosciuti, come spiega il Consiglio di Stato
con la sentenza
del 7 dicembre 2023, n. 10605 respingendo il ricorso
presentato contro un’Amministrazione Comunale che aveva rigettato
una domanda di condono edilizio ai sensi della legge n. 326/2003
(c.d. “Terzo Condono Edilizio”) per diverse
opere, comprendenti anche un ampliamento volumetrico, con la
sopraelevazione di un fabbricato.
Il Comune aveva infatti specificato che “ai sensi della L.
326/03, art. 32, comma 26, lettera a, in combinato con il comma 27,
lettera d […] l’abuso risulta realizzato su immobile soggetto a
vincoli dalla L. 1497/39, oggi D.Lgs. 42/04, a tutela di interessi
ambientali, istituiti prima della esecuzione di dette
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.