

Nell’ambito della disciplina condonistica, i c.d. “abusi
maggiori” comportanti nuove volumetrie sono sanabili
oppure no? La presenza di un vincolo rappresenta
sempre una causa ostativa? E l’eventuale disciplina urbanistica
favorevole all’intervento, può costituire un elemento per ottenere
la sanatoria?
Abusi maggiori e vincolo paesaggistico: il TAR sul Terzo
Condono Edilizio
A rispondere a questi dubbi, frequenti in caso di applicazione
della normativa sul condono, è il TAR Lazio con la
sentenza del
15 aprile 2025, n. 7433,
nell’ambito di un ricorso contro il rigetto dell’istanza di condono
edilizio presentata ai sensi della legge n. 326/2003 (c.d.
“Terzo Condono Edilizio”), per un locale
commerciale di circa 200 mq e 640 mc. di volumetria, realizzato in
zona vincolata.
Le ricorrenti avevano contestato la legittimità del
provvedimento comunale fondato sull’esistenza di un vincolo
paesaggistico, deducendo che:
- il vincolo sarebbe stato introdotto
successivamente alla presentazione della domanda di
sanatoria; - il Piano Territoriale Paesaggistico (PTP) vigente
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