Buongiorno Presidente e benvenuto da Nazione Futura! Partiamo dalle recenti parole del Ministro Giorgetti (“Col Superbonus stiamo drogando l’edilizia”) al Corriere della Sera: qual è stata la vostra reazione?
Siam rimasti molto stupiti dalle parole del Ministro. Come sempre noi guardiamo agli incentivi edilizi dalla parte dei committenti, ossia i proprietari, e da questo punto di vista abbiamo colto gli aspetti positivi del Superbonus, che comunque non apprezziamo totalmente. Grazie a questo incentivo c’è stata una spinta forte nel campo dell’edilizia, che è fondamentale per ripartire. E se posso aggiungere…
Prego Presidente, certamente
Son rimasto stupito anche quando il Ministro ha detto che col Superbonus i miliardari stanno ristrutturando la loro quinta casa. Son rimasto stupito perché il Superbonus prevede miglioramenti anche dal lato sismico (aspetto molto importante), esclude gli immobili di lusso e la possibilità di strutturare gli immobili ulteriori al secondo.
Ma allora Presidente è proprio vero che anche dai partiti del centrodestra l’attenzione che vi pongono non è molto alta…
L’ascolto innanzitutto dipende dai periodi, però in linea generale prevale un riflesso che accomuna tutti, ossia una difficoltà a sposare cause di libertà e di tutela di un diritto fondamentale come quello alla proprietà. Ne è un chiaro esempio la sospensione degli sfratti per due anni, vale a dire una sospensione del diritto. Tengo a ricordare però cheConfEdilizia si rivolge a tutti.
Torniamo un attimo al Superbonus: è stato prorogato al 2023 per i condomini e per 6 mesi per le case singole. ConfEdilizia lo ritiene esser star stato un volano per la crescita economica?
Ha sicuramente aiutato tanto il nostro settore. Però è evidente che non possa essere una misura eterna (anche se si sposa la tesi dell’autofinanziamento del Superbonus). Anzi, poteva rappresentare uno slancio ancora maggiore all’economia, ma se ciò non è avvenuto, è colpa dell’immensa burocrazia, che ad esempio ha fatto partire il Superbonus più tardi
E perché ci sono queste ossessioni nei confronti di una misura dai più apprezzati?
Ora è osteggiata dalla parte tecnocratica del governo con la motivazione (che è anche una scusa) delle frodi, che in realtà riguardano in minima parte il Superbonus.
Addirittura, il Ministro Franco l’ha definito come “La più grande truffa dello Stato italiano”
Si, poi bisogna ancora certificare tutte queste frodi. Ma, oltre a ciò, la contrarietà sull’uso di questo incentivo è proprio “di fondo”, e spesso anche il Premier Draghi si è schierato contro l’altissimo costo di questo meccanismo. C’è una discrasia tra la maggioranza che sostiene il Governo e il Governo stesso.
Da ignorante in materia, guardando il meccanismo della cessione del credito (all’interno del meccanismo del Superbonus), ho ritenuto che compiere queste truffe di cui abbiamo parlato fosse abbastanza semplice. Secondo voi il divieto di cedere il credito più di una volta è errato?
Crediamo sia errata ma anche per lo stesso governo è errata e presumiamo che presto interverrà (il Governo ha tolto il divieto e ha inserito la possibilità di cedere con determinati paletti, tra i quali un tracciamento tramite codice per risalire da chi è partita la cessione, n.d.r.).
E voi cosa proponete quindi Presidente per evitare le truffe in questo campo?
Bisognava creare dei sistemi di controllo, oltre a quelli che già esistono come il visto di conformità, l’asseverazione e altro. Credo che la strada presa dal Governo sia positiva.
La rivista ConfEdilizia Notizie a febbraio titolava con “Il valore degli immobili cala dal 2012…”. Non casualmente l’IMU è stata introdotta proprio in quell’anno. Come risponde Presidente a una persona che ritiene che l’IMU sia una misura economica necessaria?
L’IMU ha drasticamente svalutato gli immobili. A chi dice che questa misura è necessaria noi rispondiamo dicendo che ciò non è assolutamente vero perché era stata introdotta dal Governo Monti in una situazione difficilissima, quindi possiamo definirla come un’imposizione fiscale non necessaria. E, mi permetta di dire che l’IMU è una vera e propria patrimoniale, che si aggiunge alla TARI.
E voi cosa proponete al posto dell’IMU?
Siam d’accordo su un’imposizione sugli immobili di tipo reddituale e legata ai servizi forniti localmente, come accadde negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
A proposito di IMU, la Commissione tributaria della Toscana in una sentenza del 13 dicembre scorso ha determinato che se l’immobile è occupato, l’imposta non è dovuta. È un primo passo all’interno dell’alveo di una battaglia che da anni state portando avanti. Rischia però di essere solo un primo passo senza seguito, concorda?
Mettiamo all’interno di una legge il fatto che l’IMU non si paga se l’immobile è occupato abusivamente. Sarebbe anche un’ottima mossa in vista di una campagna elettorale… Mi faccia aggiungere che una deputata di Italia Viva qualche giorno fa (intervista effettuata il 16 febbraio, n.d.r.) ha proposto di inserire con un emendamento un rinvio del pagamento dell’IMU per i proprietari dell’immobile andato a fuoco a Milano. La casa va a fuoco, ma l’IMU è solo rinviata… a voi lettori i commenti!
L’inflazione che sta colpendo il Paese che effetti ha sul mondo dell’edilizia?
È un grave problema anche per i proprietari, che da una parte però son avvantaggiati nel medio-lungo periodo perché l’immobile diventa un investimento anche in relazione alla casa di abitazione. Sul resto, però, la realtà ci dice che i prezzi per i lavori edilizi sono schizzati alle stelle.
E per chiudere Presidente mi dica tre pillole che voi di ConfEdilizia vorreste vedere realizzate in Italia?
Innanzitutto, liberalizziamo i contratti di allocazione, soprattutto di tipo commerciale (che sono disciplinate con una legge del 1978!). In secondo luogo, sul piano fiscale dobbiamo estendere la “flat tax” dell’abitativo (ossia, la cedolare secca) al commerciale. Infine, inserire maggiori tutele per i proprietari, non solo per le occupazioni abusive, ma anche per la fase finale del rapporto di locazione perché c’è una generale difficoltà nel rientrare in possesso degli immobili. Sull’ultima proposta temo che un intervento legislativo non sia l’unico necessario.
Source: nazionefutura.it
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