COMACCHIO. Seduta consiliare suddivisa in due serate, mercoledì e giovedì, con un dibattito accesissimo tra maggioranza e minoranza intorno alla presa d’atto del Piano economico finanziario della Tari 2021 e con l’assenza, nella seconda serata del gruppo Per Fare. A sorpresa gli emendamenti presentati dalla lista civica fondata dall’ex sindaco Marco Fabbri sono stati portati avanti ed illustrati, giovedì sera, per l’assenza dei suoi 4 consiglieri da Massimo Moretti, capogruppo del Pd. Gli emendamenti vertevano attorno alla delibera del cosiddetto “Bonus facciate” , tesa ad estendere ad altre categorie di immobili (quelli di nuova costruzione e quelli della zona artigianale), i contributi previsti per legge. Gli emendamenti sono poi stati ritirati dallo stesso Moretti, una volta incassato il parere favorevole della giunta a presentare all’esame dell’assemblea, una ulteriore delibera migliorativa. Sull’assenza, Marco Fabbri, tiene a precisare che «avevamo altri impegni di lavoro e la sera prima, a differenza di altre volte, non si è voluto concludere i punti da trattare». Dopo che le interpellanze sui due punti riguardanti Clara sono state respinte dalla maggioranza, resta aperta la querelle dell’approvazione dei listini tariffari, con la definizione delle riduzione della tari per il 2021.
«Il Comune continua a fare terrorismo sui giornali – prosegue Fabbri –, dicendo che l’azienda ha un bilancio catastrofico. Peccato però che l’assemblea dei sindaci abbia approvato all’unanimità lo stesso, senza alcun particolare rilievo e che anche il consiglio comunale abbia fatto lo stesso. Nessun rilievo né dal dirigente Santaniello, né dai revisori dei conti di Comacchio, sintomo di come non conoscano la materia».
Rispetto al nuovo piano tariffario, approvato in un clima arroventato, per l’ex sindaco, ora consigliere regionale, le tariffe sono state, invece aumentate, «nel senso che sono state tolte agevolazioni storicizzate e il Comune di Comacchio sul proprio servizio ha avuto ribassi di gara di circa 1, 5 milioni di euro, ma il Pef (piano economico finanziario di Clara) è rimasto immutato». —
Katia Romagnoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
