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Coperture e Superbonus 110%: strategie di intervento e modalità di accesso agli incentivi – CASA&CLIMA.com

di Patrizia Ricci

Tra tutti gli interventi di manutenzione e riqualificazione, quello sulle coperture gioca un ruolo chiave: la mancanza di isolamento nella copertura può infatti incidere fino a circa il 30-40% sulle dispersioni globali di un edificio. Solo coibentando la copertura è possibile conseguire una distribuzione uniforme di calore su tutta l’abitazione e consentire l’esplicazione delle sue funzioni principali, ovvero contenere le dispersioni termiche in inverno e limitare il flusso termico entrante nel periodo estivo. Questo perché la coibentazione determina l’innesco di un circolo virtuoso che limita notevolmente il contributo dell’impianto di riscaldamento e/o raffrescamento presente nell’edificio.  

isolamento del tetto

Riqualificare le coperture con il Superbonus 110%

L’agevolazione del 110% prevista per la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente considera, tra gli interventi, anche il rifacimento del tetto. Con l’entrata in vigore dell’art. 1 comma 66 lettera a) punto 2), la Legge di Bilancio 2021 modifica il comma 1 lettera a) dell’art. 119 della Legge 77/2020 (ex Decreto “Rilancio”) e concede la possibilità di usufruire delle stesse detrazioni valide per il solo rifacimento del sottotetto anche per interventi di coibentazione della copertura, anche se questa non racchiude un volume riscaldato. Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente”. Il rifacimento del tetto rientra nel Superbonus 110% in quando può essere considerato come intervento:

  • trainante nell’isolamento degli involucri o nella sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • trainato per quanto riguarda gli interventi antisismici.

Quindi, il rifacimento della copertura rientra tra gli interventi previsti dal Superbonus 110% sia nel caso di riqualificazione energetica, attraverso l’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali (coperture, pavimenti) e inclinate, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno, verso vani non riscaldati o terreno che interessano l’involucro dell’edificio, che nel caso di interventi di messa in sicurezza antisismica, con il rinforzo strutturale dell’elemento portante degli edifici, in zona sismica 1, 2 o 3.

Quali sono le possibili strategie progettuali d’intervento per l’isolamento delle coperture? E quali le tecnologie più promettenti? Ne abbiamo parlato con Simone Pruneri, Sales Manager Insulation di Brianza Plastica

Si considerano ammissibili alla maxi detrazione gli interventi relativi alle coperture piane, tra cui le coperture tecniche, i tetti verdi (Green Roof) e quelle con pavimentazione calpestabile, e a quelle a falda, formate da diverse tipologie di manto e isolanti, naturali o sintetici.

Nel rispetto dei vincoli urbanistici e paesaggistici e dei massimali previsti sono ammesse anche le spese relative a demolizione e successiva ricostruzione della copertura. Si possono inoltre ritenere compresi dal Superbonus non solo gli interventi di rifacimento del tetto, ma anche quelli che riguardano le tegole, siano essi di sostituzione che di riutilizzo di quelle esistenti, e i vari elementi che compongono la copertura.

Stai leggendo l’estratto di un articolo pubblicato originariamente sul numero 92 della rivista Casa&Clima. Per leggere l’articolo completo, abbonati cliccando qui.

Questo in considerazione del fatto che l’efficienza energetica dell’involucro e della relativa copertura è legata all’azione sinergica di più elementi, tra i quali, ad esempio, l’isolante, le membrane impermeabilizzanti che regolano il passaggio di vapore e gli accessori per la ventilazione della copertura, che contribuiscono a ridurre il passaggio di calore verso gli strati più interni durante le giornate calde. 

Nel caso degli interventi trainanti, ovvero quelli antisismici,  se l’edificio è localizzato in zone a elevata sismicità, l’adeguamento statico può prevedere anche il ridimensionamento della struttura portante del tetto e il suo rifacimento rientrare nel Superbonus.  La nuova copertura potrà contribuire al miglioramento energetico dell’edificio, riconsiderando il pacchetto o sistema tetto. È sempre possibile, inoltre, in entrambi i casi, considerare, come intervento trainato, anche la posa di un impianto fotovoltaico nel rifacimento del tetto, per il quale sono disponibili incentivi dedicati. 

È possibile coniugare le prestazioni termoisolanti con un’adeguata ventilazione? L’abbiamo chiesto a Laura Moran, Product Manager di ROCKWOOL Italia. Guarda l’intervista

Tecniche di isolamento delle coperture

Per isolare una copertura esistono tre grandi categorie in base alle quali suddividere le tecniche di intervento, individuate in funzione della posizione dello strato di isolante:

  • isolamento dall’esterno (estradosso);
  • isolamento dall’interno (intradosso);
  • isolamento sul sottotetto (estradosso dell’ultima soletta).

In relazione alla posizione dello strato isolante rispetto agli altri strati che compongono la copertura, per il primo punto, l’isolamento dall’esterno, è possibile distinguere tra tetto freddo, caldo e rovescio. Il tetto freddo è caratterizzato dall’inserimento di una intercapedine d’aria tra lo strato impermeabilizzante e quello di isolamento che, attraverso delle aperture poste ai lati della copertura, permette di smaltire il vapore migliorando l’inerzia termica del tetto. È una soluzione che comporta costi elevati e necessita di una progettazione accurata. Il tetto caldo posiziona lo strato isolante tra la barriera al vapore e il manto impermeabile. 

La nostra serie di interviste si chiude con Claudio Marsilli, Presidente di Serisolar Group, che ci ha spiegato i vantaggi della schermatura solare passiva  e dell’impermeabilizzazione delle coperture. Guarda il video

Si tratta di un intervento più semplice del precedente che, tuttavia, richiede maggiore cura poiché l’impermeabilizzazione è particolarmente esposta ai raggi del sole e all’accumulo di calore. Infine, nel tetto rovescio, lo strato isolante è posizionato sopra lo strato impermeabilizzante. In questa soluzione è l’isolante ad assolvere alla funzione della barriera al vapore, che diventa superflua, mentre è fondamentale l’impiego di un materiale isolante insensibile al gelo e all’acqua, al quale si sovrappone del ghiaietto protettivo nei confronti dell’irraggiamento solare e delle precipitazioni atmosferiche.

Source: casaeclima.com

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