“Superbonus 110%, ecobonus, bonus facciate sono una opportunità per rinnovare, rendere più piacevoli da vivere i propri immobili e anche per aumentarne il valore di mercato.
Gli immobili dei centri storici – scrive in una nota Coriano in Azione – sembrano i candidati perfetti per l’attivazione dei bonus: sono vicini ai servizi e quindi con un alto valore potenziale, spesso sono vecchi e un po’ malmessi, con le facciate da sistemare, i tetti e muri senza isolamento, le finestre anni ’70 senza taglio termico e doppi vetri.
Perché i bonus non hanno cambiato la faccia dei nostri centri storici?
Abbiamo chiesto a un professionista – continua la nota di Coriano in Azione – che ha dato una risposta semplice: non hanno la conformità urbanistica-edilizia, un requisito essenziale per accedere alle agevolazioni.
La conformità urbanistica ed edilizia, in parole povere, si ha quando la descrizione dell’immobile nel catasto e in comune combaciano tra loro e corrispondono alla realtà.
La seconda domanda è stata: come è possibile? Dopo tutto molti edifici sono più vecchi dell’entrata in vigore dei regolamenti edilizi.
La risposta è nella nostra storia recente, nel 1944 la Linea Gotica passa per il nostro comune e il paese di Coriano e le borgate si presentano così:
I nostri centri storici sono stati ricostruiti dopo quella catastrofe pensando a come dare una casa a chi l’aveva persa, senza mezzi e materiali, usando letteralmente quello che si trovava a terra, arrangiandosi.
Negli anni successivi si è cercato di migliorare, aggiustare, integrare quanto ricostruito subito dopo il 1944.
Spesso si è proceduto per piccoli passi, trascurando i regolamenti con l’amministrazione che forse ha chiuso un’occhio in una situazione chiaramente di disagio, con l’emergenza ancora non finita.
Dopo la distruzione bellica sono seguiti decenni di disordine edilizio, con i successivi condoni che forse migliorarono la situazione o forse no, anche a causa di qualche furbo che ha approfittato dell’andazzo.
Oggi ci troviamo a fare i conti con un patrimonio edilizio meritevole di essere aggiornato, ma bloccato da una regolamentazione che fotografa una situazione spesso incoerente o diversa da quella reale.
Alcune disposizioni, pensate per le nuove zone residenziali, non aiutano; per dividere un appartamento molto ampio in due unità abitative, per esempio, è necessario aggiungere un posto auto ma pochi hanno a disposizione un terreno lato strada in centro storico. Si potrebbe risolvere facilmente: il comune monetizza il posto auto in più e gestisce i parcheggi pubblici.
Sicuramente è difficile muoversi in questo ambito per un’amministrazione – conclude la nota di Coriano in Azione – ma continuare a fare finta di nulla significa accettare il declino e il degrado dei nostri centri storici”.
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