Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSuper Bonus 110Corsa a ostacoli per il Superbonus – Il Friuli

Corsa a ostacoli per il Superbonus – Il Friuli

Il bonus del 110% dedicato a ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili sta entrando a pieno regime, ma gli ostacoli non mancano. Anzi, da quando è stato annunciato il provvedimento di grattacapi ce ne sono stati parecchi e pare che la serie non sia finita. All’inizio, a mettere i bastoni tra le ruote di proprietari, progettisti e imprese ci hanno pensato le norme non sempre chiare e le immancabili pastoie burocratiche. Ora chi vuole mettere a posto casa deve fare i conti con altri due fattori: il tempo a disposizione e il rincaro vertiginoso dei prezzi, che sta condizionando non poco i cantieri. I primi mesi di quest’anno hanno registrato un deciso incremento delle richieste e degli interventi. Basta citare i dati dei report dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per capirlo: in regione risultavano autorizzati il 6 giugno 468 interventi del valore complessivo (ammesso a detrazione) di 60 milioni e 420 mila euro dei quali già realizzati circa 39,5 milioni. Per capire quanto si sia messo effettivamente in movimento il pesante meccanismo, ricordiamo che appena un mese prima, sempre secondo l’Enea, i progetti autorizzati erano 97 in meno (371) mentre il valore complessivo era di 46 milioni di euro, ben 14 in meno.

Sicuramente, a permettere di sbloccare la situazione, sono state le norme scritte a inizio anno per sveltire le pratiche edilizie letteralmente impantanate negli uffici tecnici comunali. Il progettista, infatti, nel redigere il progetto, doveva anche verificare la conformità del fabbricato ai documenti depositati in municipio. Peccato che molti interventi riguardino immobili costruiti 40 o 50 anni addietro, quando su alcuni “dettagli” (altezza del solaio, opere di muratura e via dicendo) si tendeva a sorvolare e i controlli praticamente erano inesistenti con il risultato che tocca al libero professionista avviare le pratiche per ottenere il visto di conformità rilasciato da uffici comunali spesso sguarniti, con tempi di attesa molto lunghi. Il tempo però è tiranno, soprattutto se il termine per eseguire i lavori scade a fine anno. Molti auspicano l’ennesima proroga che avrebbe il pregio di dare alle imprese ora sommerse di lavoro la possibilità di gestire meglio i cantieri e soprattutto, potrebbe aiutare a sgonfiare i prezzi delle materie prime decollati pare a causa della ripresa economica, anche se non si comprende per quale motivo ciò sia avvenuto anche per il legname, che pure dovrebbe essere disponibile in grandi quantità.

Rincari: prezzi dei materiali alle stelle e molti non aprono il cantiere
I lavori assistiti dal bonus fiscale al 100% devono fare i conti con la burocrazia e l’andamento fuori controllo dei prezzi sul mercato dei materiali. A confermarlo Roberto Contessi, presidente dell’Ance Fvg (Associazione costruttori edili). “Ci sono gli immancabili problemi di ordine burocratico – conferma Contessi – perché le pratiche per ottenere il bonus sono complesse, particolarmente dispendiose e tali da causare non pochi grattacapi a causa della difficoltà di ottenere la conformità per il fabbricato. Per lo meno questo ostacolo pare essere stato superato, nel senso che il professionista può presentare una Cila (Comunicazione iniziativa libera) che permette di procedere con i lavori perché lo solleva dalla necessità di verificare la conformità prima del loro avvio. Spesso, nel caso di edifici molto vecchi, questo certificato era impossibile da ottenere a meno che non fossero avviate le pratiche per le sanatorie. La Regione è corsa ai ripari con la legge 6, che permette al committente, a fronte di piccole sanzioni, di mettere tutto a posto a patto che si tratti di piccole difformità e non certo di veri e propri abusi edilizi. Di fatto però questo ostacolo ha bloccato per mesi le pratiche dato che i Comuni non riuscivano a far fronte alle richieste”.
Come spesso accade, i problemi non arrivano mai da soli: ora di mezzo si è messa pure la speculazione: “Altra questione, ben più difficile da risolvere – sottolinea il presidente dell’Ance – è quella del pesante rincaro dei prezzi delle materie prime. Di fatto questo rialzo sta bloccando molti dal partire con i lavori, anche perché ormai resta poco tempo per completarli. Aspettiamo che sia ufficializzato il rinvio del termine che, a livello nazionale prevede attualmente per i condomini il 31 dicembre del prossimo anno. Potrebbe slittare al 2023 per lo meno per i condomini dove i lavori hanno raggiunto il 60%. Questo slittamento dei termini permetterebbe probabilmente anche di calmierare i prezzi dei materiali che negli ultimi sei mesi hanno subito un’impressionante impennata dei prezzi e stanno creando anche problemi di reperimento. Altrimenti molti semplicemente non partiranno con i lavori. Chi ha firmato un contratto basato su un certo preventivo si trova nella situazione di non poter andare avanti e blocca il cantiere. L’effetto calmierante della dilazione sarebbe immediato, perché darebbe più tempo alle aziende per reperire i materiali senza essere strozzati”.
Per fortuna, sul versante del credito la situazione è meno complicata: “E’ ovvio che le banche, a fronte dell’anticipazione chiede garanzie. Sebbene le banche si siano attivate subito e siano rimaste bloccate a causa della burocrazia, ora sono più veloci. Ovviamente, in caso di prefinanziamento, quando cioè si va in banca per ottenere un anticipo, bisogna affrontare tutti i passaggi resi indispensabili quando si tratta di ottenere un credito. Da questo punto di vista il fatto che sia l’impresa a fare sconto in fattura può rendere tutto è più veloce, ma costa un po’ di più. Come sempre in Italia le cose sono sempre più complicate del dovuto. Ricordo che, dal punto di vista energetico, quello dello Stato non è un regalo, ma un investimento vero e proprio, perché gli interventi riducono sostanzialmente i consumi e dunque l’inquinamento”.

Source: ilfriuli.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment