Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieEco BonusCortina mon amour, i resort di lusso sono sold out ed è corsa dei fondi per acquisire gli hotel – Nordest Economia

Cortina mon amour, i resort di lusso sono sold out ed è corsa dei fondi per acquisire gli hotel – Nordest Economia

Hotel Cristallo, Cortina d’Ampezzo

Quasi sold out i posti letto tra Natale e Capodanno. La perla delle Dolomiti non conosce crisi ed è sempre più ricercata dagli investitori che però guardano con interesse anche al resto delle montagne nordestine

CORTINA D’AMPEZZO. Non perde smalto la perla delle Dolomiti. L’appeal delle sue piste e delle vie centrali dove rifocillarsi dopo lo sci, tra vetrine griffate e ricercati locali, è immutato. Anzi, se possibile crescente. Non è un caso che gli occhi degli investitori, nazionali e internazionali, continuino a posarsi sulla città bellunese, dove crisi non se ne respira, dove le gru girano da anni senza soluzione di continuità e il bel mondo si dà appuntamento. Specie sotto Natale. 

Nei giorni immediatamente successivi al 25 dicembre l’83% delle stanze a disposizione su Booking.com è sold out e la percentuale cresce fino ad arrivare al 97% a Capodanno. Dove posto ce n’è si va da un minimo di 84 euro a notte, a persona, subito dopo Natale per poi salire e arrivare a 170 euro la notte di San Silvestro. Come detto, prezzo minimo. Perché a voler spendere si va senza difficoltà al doppio, triplo, fino anche a cinque volte tanto per un posto. Peccato siano praticamente tutti full.

Quello del lusso del resto non è un mercato che soffre come ben sanno gli investitori che negli ultimi mesi sono tornati a puntare i radar su Cortina mettendo a segno diverse operazioni.

Vista da un balcone dell’Hotel Cristallo a Cortina d’Ampezzo

A partire da una delle strutture simbolo della città. L’hotel Cristallo, proprietà della famiglia Gualandi, che in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026 intende rilanciarlo e per farlo a luglio 2021 ha aperto le porte a un investitore internazionale: il fondo di private equity Attestor Capital. Oltre alla ristrutturazione del prestigioso hotel, la famiglia ha già acquisito il San Marco e si accinge a prendere in gestione altre due strutture, attualmente chiuse, per riaprirle e rilanciarle come fece 20 anni fa con il Cristallo. 

A poca distanza dal prestigioso hotel, a ottobre 2021 altre due strutture ricettive sono passate di mano: il Grand Hotel Savoia e il Savoia Palace, rispettivamente 5 e 4 stelle con 132 camere e 45 appartamenti, acquisite per 70 milioni di euro da Quinta Capital Sgr che ha comprato da Fincos Costruzioni (Bain Capital). 

Gli investimenti nel settore alberghiero come detto sono in forte aumento. In modo particolare nelle località turistiche di mare e montagna, ma anche nelle città d’arte. Venezia tra le prime.

Negli ultimi 18 mesi in Italia hanno interessato 35 strutture a tre, quattro e cinque stelle per oltre 3.500 camere e un valore che, nel corso del 2021, è arrivato a 1,6 miliardi di euro ed è destinato a toccare i 3 miliardi nel 2023. 

Una suite con vista sulle Dolomiti al Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo  

La metà degli investitori puntano alla fascia alta. Agli hotel stellati e ai resort di lusso. E se Cortina è certamente uno dei capisaldi della montagna più esclusiva, grazie alle Dolomiti mozzafiato e all’appuntamento olimpico ormai alle porte, di località montane da copertina ce ne sono diverse altre. Nondimeno interessate da investimenti a 7 zeri.  

Una di quelle dove le gru si muovono altrettanto vorticosamente grazie non già ai fondi di private equity ma in questo caso a quelli dell’ecobonus è Marilleva, in Val di Sole. La località sciistica trentina è stata ribattezzata “il più grande cantiere dell’ecobonus d’Italia” grazie ai 30 milioni di investimento messi in campo per la ristrutturazione del complesso residenziale Albarè, realizzato all’inizio degli anni ‘70 e formato da due condomini con 474 appartamenti di 42 mq di superficie media, un hotel da 120 camere, cinema, negozi, piscina, ristoranti, bar, campi da tennis e palestra. Al lavoro ci sono 14 Aziende, 80 Operai, 8 Ingegneri, 1 Architetto e 4 gru. Un maxi cantiere tra i cantieri. Si stima infatti che gli interventi totali ammontino a 50 milioni di euro.

maura.dellecase@gnn.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment