Non sono poche le problematiche che possono nascere per i vari bonus edilizi previsti dalla normativa vigente. Sisma Bonus, Eco Bonus, detrazione 110% e così via. Il rilancio del settore edilizio e del suo indotto, la messa in sicurezza delle abitazioni, il risparmio energetico e il sostegno alle famiglie sono gli obbiettivi trainanti di tutte queste misure. Gli immobili però sono un argomento particolare. E anche i Bonus collegati sono altrettanto particolari. Anche per chi è in corso di fruizione di questi benefici, i dubbi restano tanti e di difficile risoluzione. Uno di questi riguarda case vendute durante gli anni in cui il venditore dovrebbe recuperare il credito di imposta spettante.
Cosa accade al Superbonus 110% in corso se si vende o si acquista casa
Avviare delle opere di ristrutturazione edilizia, sfruttando le agevolazioni offerte dal Governo non è una cosa rara, anzi. Sono molti i contribuenti italiani che hanno sfruttato le agevolazioni, soprattutto la madre di tutte queste agevolazioni, cioè il Superbonus al 110%. Gli immobili però sono beni alienabili, nel senso che possono essere oggetto di compravendita in qualsiasi momento. E non è raro che per esigenze di vita, lavorative o di famiglia, un contribuente che ha deciso di sfruttare il Bonus si ritrovi a dover vendere la casa.
La struttura di questi bonus ha dei periodi che potremmo definire di ammortamento. E sono periodi piuttosto lunghi. Parlando di cifre spesso elevate, il Bonus può essere recuperato fino a dieci esercizi finanziari consecutivi. Infatti questo genere di Bonus, che viene recuperato dai contribuenti mediante credito d’imposta, può essere utilizzato in 10 rate di pari importo e per dieci annualità di dichiarazione dei redditi. Ma cosa accade al Superbonus 110% e quindi alla detrazione, se nel frattempo il proprietario immobiliare e beneficiario della detrazione vende la casa?
Con la cessione della casa si cede anche la detrazione
In caso di cessione dell’immobile all’acquirente passa anche la detrazione ancora non goduta per gli anni successivi. In linea di massima quindi, con il bene, passano all’acquirente anche le detrazioni non ancora sfruttate. Fa fede il diritto di proprietà al 31 dicembre dell’anno in cui si registra l’atto di vendita. In pratica il diritto alla detrazione è in capo a chi risulta proprietario il 31 dicembre. Questo, salvo accordi differenti tra venditore e acquirente.
Infatti nulla vieta al venditore di riservarsi il diritto alla detrazione per le sue dichiarazioni dei redditi, anche dopo aver perduto la proprietà dell’immobile dopo averlo venduto ad altro soggetto. Le quote di Bonus rimanenti, in caso di vendita di una casa, possono rimanere nel diritto del venditore anche mediante semplice scrittura privata. In pratica non è necessario passare dal rogito presso il notaio. Tale scrittura privata può essere anche successiva al rogito stesso.
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Source: proiezionidiborsa.it
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