Contro l’aumento dei prezzi delle materie prime che rischia di rallentare la ricostruzione post sisma nel Centro Italia, arriva in soccorso di imprese e proprietari l’ordinanza 118-2021 che aumenta il contributo ricostruzione.
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Dal 10 settembre è entrata in vigore l’ordinanza 118-2021 che, “in attesa di una revisione più puntuale del prezzario”, incrementa i “contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell’11% per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi”, ha spiegato qualche giorno fa il Commissario Giovanni Legnini.
Dentro all’ordinanza però sono finite anche “diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici”, ha aggiunto il Commissario.
Ordinanza sisma 118-2021: aumenta il contributo
L’ordinanza prevede un incremento del contributo pubblico di ricostruzione che viene aumentato del 6% per le unità residenziali e dell’11,1% per quelle produttive.
“I ritocchi del 6% e dell’11% per gli immobili residenziali e produttivi – spiegano dagli uffici del Commissario – si applicano al costo parametrico convenzionale (calcolato a metro quadro in base allo stato di danno), mentre per la sola edilizia residenziale si prevede un incremento del 6% delle voci del prezziario, in attesa di una sua revisione”.
Gli aumenti del contributo sono scattati dal 10 settembre sia per tutte le nuove domande, sia per quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento.
Ma a beneficiari saranno anche i cantieri già aperti, “per le lavorazioni effettuate a partire dal 1° gennaio di quest’anno, nella misura che sarà stabilita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture. Per le nuove domande – prosegue inoltre la nota ufficiale sull’ordinanza – i progettisti potranno scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e, per le voci non contemplate, dei prezziari regionali delle altre regioni del cratere”.
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Le altre misure dell’ordinanza 118-2021
Il provvedimento firmato da Legnini, però, contiene anche altre disposizioni volte a facilitare la vita delle imprese e dei cittadini del cratere. Ad esempio “per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede la possibilità, per i proprietari e i loro tecnici, di indicare l’impresa incaricata dei lavori fino a due mesi dopo la concessione del contributo”.
Ma non solo. Tra le misure a favore delle imprese – anche con l’obiettivo di ampliare l’offerta degli operatori economici che operano sul mercato – l’ordinanza prevede anche:
- La semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese costruttrici sulla base degli stati di avanzamento che verranno asseverati dal direttore dei lavori;
- La possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto;
- Una revisione dei requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti.
Infine, “sempre per le imprese si prevedono nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l’obbligo di demolizione delle strutture temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l’agibilità degli immobili originari”, conclude la nota ufficiale.
Foto di Steve Buissinne da Pixabay
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