Se il ribasso offerto dall’operatore economico che implica anche
la riduzione dei costi della manodopera determina un’offerta
iuris tantum anomala (fatta salva la possibilità del
concorrente di dimostrare che il ribasso complessivo dell’importo
deriva da una più efficiente organizzazione aziendale),
diversamente, il ribasso proposto con costi della manodopera
“a rialzo” non costituisce, di per sé, un indice di anomalia
dell’offerta.
In questo caso è infatti necessario che la proposta in aumento
di tale componente di costo si caratterizzi per la sua
effettiva e concreta capacità di incidere sulla
remuneratività dell’offerta, andando ad abbattere l’utile
ritraibile dall’importo offerto.
Costi della manodopera al rialzo: non sempre indicano
un’offerta anomala
A spiegarlo è il TAR Sicilia con la sentenza del
22 luglio 2024, n. 2642, con cui ha ritenuto
illegittima la valutazione di anomalia dell’offerta economica da
parte di una stazione appaltante, motivata soltanto sulla base
dell’indicazione di costi della manodopera in rialzo rispetto a
quelli individuati a base d’asta.
La questione riguarda una
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