In sei sono finiti agli arresti, ma sono 83 gli indagati dalla Procura di Napoli Nord in tutta Italia per la maxi-frode scoperta dalla Guardia di Finanza sulle agevolazioni previste dal decreto Rilancio.
Tramite una cinquantina di società esistenti solo sulla carta, sono stati ceduti a Poste italiane crediti di imposta pari a circa 130 milioni, frutto dei bonus in edilizia per lavori in realtà mai eseguiti. Il denaro veniva fatto sparire attraverso soggetti e società compiacenti – italiane ed estere – soprattutto cinesi. Gli accertamenti della Guardia di Finanza si sono concentrati su 83 indagati residenti in tutta Italia, mentre i sei arresti sono stati eseguiti a Frignano e San Marcellino (Caserta), Torre Del Greco e Torre Annunziata (Napoli), Pagani e Camerota (Salerno).
La truffa consisteva nel far dichiarare falsamente alle società cartiere di avere in corso lavori di riqualificazione energetica con il superbonus e di rifacimento di facciate
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