Nonostante la buona volontà di alcune amministrazioni regionali
nel disporre provvedimenti a favore di imprese e contribuenti per
lo sblocco dei c.d. “crediti incagliati”, la
situazione derivante dal blocco del meccanismo di cessione operato
dal D.L. n. 11/2023 sta mettendo in ginocchio
l’intero settore dell’edilizia.
Crediti incagliati: situazione drammatica per le imprese
Un nuovo grido di aiuto arriva dalla filiera dell’impiantisca,
con un numero crescente di imprese che stanno registrando un
crollo dei fatturati e che, avvicinandosi al corto
circuito economico-finanziario, si trovano a rischio chiusura. A
spiegarlo sono i rappresentanti delle associazioni di Anima
Confindustria, Angaisa e
Federcostruzioni: se nel 2022 le filiere sono
cresciute in maniera significativa rispetto agli anni precedenti,
quest’anno il mercato ha fatto registrare una brusca
inversione di tendenza. Basti pensare che solo
caldaie e pompe di calore, secondo i dati
dell’Ufficio Statistica di Anima, potrebbero perdere circa
mezzo miliardo di euro di fatturato rispetto all’anno
precedente.
«In un momento storico che vede l’industria fiaccata da
crisi delle materie prime, rialzo dei tassi e non
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