I crediti fiscali trasferibili rappresentano uno strumento
estremamente potente e pienamente legittimo all’interno
dell’Eurozona. Si tratta di un mezzo di pagamento a accettazione
volontaria che non mette in discussione la moneta unica.
Crediti fiscali trasferibili: le condizioni
Affinché abbiano il massimo impatto sull’economia e sul gettito
fiscale, è fondamentale che questi crediti:
- circolino senza limiti;
- siano riportabili negli anni successivi alla scadenza;
- vengano gestiti in modo responsabile.
Ogni anno lo Stato italiano raccoglie circa 900 miliardi di euro
tra entrate tributarie e contributi previdenziali, dimostrando
l’ampia capacità di assorbimento del mercato per gli sconti
fiscali. Nonostante questa potenzialità, la propaganda ha cercato
di ostacolare la circolazione di questi crediti con argomentazioni
infondate.
Principali accuse e confutazioni
In questo approfondimento proveremo a definire e confutare le
principali accuse.
Crediti fiscali: moneta parallela illegale
Accusa: i crediti fiscali trasferibili
rappresentano una moneta illegale nell’eurozona
Falso. I crediti fiscali sono titoli di Stato che consentono di
scontare le tasse. Il mercato decide liberamente di accettarli e
scambiarli per merci, servizi o euro. Questo meccanismo non
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