Stiamo vivendo il secondo importante shock energetico della nostra storia recente dal 1973, quando i fornitori di petrolio ci costrinsero ad andare a piedi la domenica: abbiamo costi energetici alle stelle, rischio di razionamento, possibili domeniche al freddo.
A Verona l’edilizia residenziale consuma il 32% della totale energia consumata nell’intera città, il 20% è energia elettrica, il 20% teleriscaldamento, il 60% combustibili fossili soprattutto gas (fonte Bilancio energetico 2018 del Comune di Verona). La gestione dei costi condominiali e delle famiglie rischia di andare fuori controllo e la preoccupazione dei residenti è altissima.
Ne parliamo con Michele Ischia, amministratore condominiale professionista, presidente dal 2018 della sezione veronese di Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari).
Anaci è un’associazione nazionale formatasi nel 1995 per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale degli amministratori di condominio (Property Manager). Conta 8000 soci che gestiscono 360.000 edifici in tutta Italia. Unica nel panorama associativo a imporre ai propri iscritti almeno 28 ore
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