Il mancato inserimento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella
lex specialis, laddove necessario, determina l’annullamento
dell’intera procedura di gara e quindi anche dell’eventuale
successiva aggiudicazione.
CAM nella legge di gara: quando bisogna inserirli?
A ribadirlo è il Consiglio di Stato, con
la sentenza
del 30 dicembre 2024, n. 10473, riformando la
sentenza del TAR secondo cui, invece, nel caso in esame, il
richiamo ai CAM contenuto nella lex specialis, fosse un “mero
refuso” e non vincolante, in quanto non attinente l’oggetto
principale dell’appalto.
Il ricorso in appello era stato presentato da un consorzio
stabile, che aveva fatto presente come le prestazioni dedotte in
contratto sarebbero state allora riconducibili nell’ambito
applicativo del d.m. 23 giugno 2022, recante i “Criteri ambientali
minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di
interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi
edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per
interventi edilizi”, che ha sostituito il precedente d.m. 11
ottobre 2017. Secondo l’operatore si trattava
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