Anche il nuovo Codice, come il precedente, pone tra i propri
obiettivi dichiarati quello della tutela dei “piccoli
imprenditori”, favorendone la partecipazione agli appalti
pubblici.
Norme di tutela per le MPMI
Infatti l’Articolo 10 del D.lgs. n. 36/2023 prescrive alle
stazioni appaltanti di fissare dei requisiti speciali di
partecipazione che consentano di avere il più ampio numero di
potenziali concorrenti e favorendo l’accesso al mercato e
la possibilità di crescita delle micro, piccole e medie
imprese.
Il Codice inoltre al suo interno contiene alcune norme tese a
favorire le c.d. MPMI: in materia di suddivisione in lotti, di
riduzioni delle garanzie, di pagamento diretto del
subappaltatore.
Al di là però di queste enunciazioni di principio vi è da
chiedersi se realmente il nuovo assetto normativo favorisca, o al
contrario impedisca, l’accesso al mercato degli appalti alle
MPMI.
Norme preclusive per le MPMI
Se guardiamo infatti più in generale l’assetto complessivo del
nuovo Codice e in particolare la disciplina degli affidamenti sotto
soglia comunitaria, ove le MPMI dovrebbero trovare il loro
“habitat”
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